Un volume per salvaguardare il castagno
di Vanessa Maggi

Ocildo Stival ed Elena Zanotti hanno dato alle stampe "Un castagno da salvare" per colmare il vuoto generazionale attorno alla cultura/coltura delle varietà triumpline 


Un ventaglio di pagine cartacee per illuminare sullo stato di salute dei castagni triumplini e per salvaguardarne il futuro.

In questa direzione muove il volume di recente pubblicazione "Un castagno da salvare", scritto a quattro mani da Ocildo Stival (tecnico della Comunità Montana) ed Elena Zanotti (tecnico incaricato sul Progetto Interregionale "I castagneti dell'Insubria").

Il volume, partendo da un'indagine territoriale riguardante le vecchie varietà del castagno e gli ecotipi più rappresentativi della realtà
territoriale triumplina, auspica un piano di salvaguardia e rilancio della coltivazione del castagno da frutto a partire da quelle tipologie
e varietà che hanno contraddistinto fino alla metà del secolo scorso la cosiddetta civiltà contadina, che nelle vallate bresciane è stata alla
base dell'economia rurale e per l'alimentazione.

Una coltivazione, quella del castagno, trasversale a tutta la Valle, con le diverse zone ciacuna rappresentante di una tipicità di marrone: il marrone di Pratello o Codibolo (Gardone), il marrone di Noboli (Sarezzo), il marrone di Costa Comina (Brione), il marrone di Zignone e di Predassusso (Villa Carcina), il marrone di Codolazza o Valpiana (Concesio), il marrone dell'Ovile o di Récolt (Bovezzo), il marrone di Navazze e della Mitria (Nave), il marrone di Casarole (Caino).

Una pubblicazione che vuole colmare il vuoto di memoria generazionale che negli ultimi cinquant'anni ha contraddistinto la cultura/coltura del castagno che in questo periodo, da Pianta del Pane (come veniva definito) è diventata una coltura quasi anacronistica rispetto ai bisogni ed al reddito.

Sopratutto un volume che intende dare risalto anche a prodotti su cui investire per un rilancio economico, come la bilina di Brione e la castagna di Lumezzane.

Chi fosse interessato all'acquisto del libro può rivolgersi all'ufficio Cultura della Comunità montana scrivendo un'e-mail a comunicazione@cm.valletrompia.it o telefonando allo 030 83 37 499.

In allegato il progetto per il salvataggio del castagno triumplino.


Nelle foto 1 e 2: un castagno in località Casarole a Caino; un castagno in Predassusso a Villa Carcina.