La Mella e un suo 'alto' affluente
di Elio Vinati

Un post di Elio Vinati ci accompagna lungo le sponde di un affluente del fiume Mella per un apapgante catch & release serale di trote fario 


A seguito della bella esperienza della puntata precedente (vedi "Cara ... Mèla") decido di spingermi su un affluente del nostro fiume di casa per ricercare l'ambita preda.

Poiché abita così numerosamente il corso principale, suppongo che possa stazionare anche nei riali periferici. Non mi aspetto di cacciare fario di grossa taglia, ma la mia curiosità vuole spingersi a capire se in quelle acque scorre vita.

Certo, tralascio di commentare ciò che purtroppo ancora oggi trovo lungo le rive, spesso indebitamente usate a discarica. Il nostro fiume andrebbe maggiormente tutelato perchè rappresenta un prezioso patrimonio naturale che appartiene a tutti noi.
 
La calura del giorno ha ormai lasciato posto al refrigerio serale (stare sul fiume in estate è sempre cosa gradita). Armo la mia canna da spinnning e dopo un paio di lanci mal riusciti che hanno visto la mia esca adescare alcune frondose piante, rilancio con fiducia a lato della corrente a valle della cascata.

Stavolta il lancio è preciso. Ecco che dopo due veloci giri di manovella del mio mulinello (misura 2500 con in bobina nylon dello 0,22) arriva un brusco STOP: all'estremità della lenza un bagliore giallo accende l'acqua e una superba fario combatte tenacemente per la libertà.

Dopo la foto di rito la rilascio: se la è meritata. Catturo e rilascio altre fario di varie dimensioni, si anche nei riali laterali della Mèla scorre vita.

La luce del crepuscolo ormai si affievolisce, ma la mia curiosità no. Alla prossima battuta di pesca, sperando che frutti...

E intanto, sapete indovinare qual era l'affluente del Mella di cui vi ho parlato? Dai scrivete a redazione@valtrompianews.it oppure commentate l'articolo in pagina o sui social network. Alla prossima!