Un cicloviaggio per non dimenticare le atrocità dei lager
di Andrea Alesci

Sabato 21 giugno dalla piazza di Sarezzo quattro triumplini partiranno per un viaggio alla volta di Cracovia, passando per i campi di Bolzano, Mauthausen, Hartheim, Auschwitz, Birkenau


Quattro biciclette, undici giorni, un viaggio nella storia. Per non dimenticare.

Ecco gli ingredienti di un'avventura a colpi di pedale che ha per protagonisti quattro triumplini pronti a partire sabato 21 giugno dalla piazza di Sarezzo: i 52enni saretini Claudio Moretti e Guerino Fontana, suo fratello Giovanni (50) e il 35enne gardonese Salvatore Pepe. 

Una passione comune per la bicicletta a spingerli lungo questo viaggio con il quale attraversare l'Europa sulle orme dei deportati che durante la Seconda guerra mondiale hanno trovato umiliazione e morte nei campi di concentramento.

Un cicloviaggio di 1.200 chilomtri tra Italia, Austria, Germania, Cecoslovacchia e Polonia, spinti dalla forza dei muscoli sulle pedivelle, inseguendo i silenzi di luoghi che hanno deturpato e cancellato l'umanità di tanti troppi uomini: Bolzano, Mauthausen, il castello di Hartheim, Auschwitz, Birkenau, Cracovia, con arrivo alla fabbrica di Schindler.

"L'idea di un viaggio del genere - raccontano i quattro - è nata lo scorso settembre, anche seguendo l'impronta di un'esperienza simile fatta da tre ragazzi di Cremona, Manerbio e Leno.

Poche parole a fare da trampolino di lancio per un viaggio che subito ci ha coinvolti tutt'e quattro, cominciando ad allenarci con costanza e cercando anche di dare corpo a un progetto che avesse significato per noi e per quanti ci avrebbero visto pedalare.

Di qui - continuano il racconto i quattro amici - l'ideazione di un logo: una catena fatta con il filo spinato che racchiude tutte le atrocità compiute dall'uomo e le rotaie che portano all'entrata del lager di Auschwitz, simboli di tutti i campi di concentramento.

Nel mezzo noi con le nostre biciclette, dando consistenza con il ricordo a ogni pedalata. E una maglietta con la bandiera dell'Italia a simboleggiare i circa 900.000 compatrioti torturati e uccisi nei campi di sterminio nazisti, con quella bandiera arcobaleno della Pace a rendere vivo un versetto del Genesi: 'Io pongo il mio arcobaleno nella nuvola, e servirà di segno nel  atto fra me e la terra'".

Un viaggio patrocinato dal Comune di Sarezzo, un viaggio che i quattro "allegri ciclisti" (questo il nome della pagina facebook dove seguire la loro avventura) si apprestano a vivere, portando in giro anche il messaggio di altruismo e solidarietà espresso dall'Avis di Gardone, una delle prime realtà a credere nel progetto.

Sabato 21 giugno Guerrino, Claudio, Giovanni e Salvatore saranno pronti a partire da piazza Cesare Battisti a Sarezzo. Pronti a mettersi in viaggio - come diceva Fernando Pessoa - cnsapevoli che ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo.

Ciò che siamo stati e ciò che saremo se sapremo dare senso a ogni storia, per non dimenticare. Anche ad una piccola storia triumplina scitta a colpi di pedale.


Nelle foto, dall'alto in basso: i quattro triumplini durante i loro allenamenti; fronte e retro della divisa ufficiale.