Salinas remembers Madonna del Castello
di Roberto Zambonardi

Un nuovo post dall'Ecuador per Roberto Zambonardi, che fra le altre cose ci descrive la magia di una festa che ricorda quella per la Madonna del Castello  Qui la gallery


Rieccoci qui. Scusata la lunga assenza ma è stato un mese intenso tra feste popolari, tornei di calcio, viaggi intercontinentali e inconvenienti tecnologici.

Viste le numerose ricorrenze festive non è stato un mese intenso dal punto di vista lavorativo, però le emozioni non sono mancate e le attività “ludiche” hanno contribuito a rafforzare legami personali acerbi e a sentirsi parte della comunità Salinera.

Il tempo è trascorso velocemente tra eventi culturali e sportivi. Nel mezzo c’è stato un breve weekend italiano in cui ho avuto l’onore e il piacere di partecipare alle nozze di mia sorella Anna.

Il viaggio è stato lungo e stressante però la felicità e le emozioni condivise con famiglia e amici hanno  scacciato la stanchezza derivante dalle poche e scomode ore di sonno. La consapevolezza di avere una ”valle” sempre pronta ad abbracciarti e ricopriti con tutto il suo affetto ad ogni ritorno ti riempie di gioia e ti spinge a scoprire posti lontani e sconosciuti con la consapevolezza delle tue radici.
 
In generale, le attività in cui sono coinvolto proseguono bene. I laboratori con i bambini continuano anche se la fiducia istauratasi in questi mesi è stata messa alla prova da un furto avvenuto nella Casa Juvenil. Le attività sono state sospese per una settimana e successivamente riprese.

Quest’episodio ha colpito molto noi volontari, illusi che rispetto e fiducia si guadagnino per il semplice fatto di offrire aiuto e assistenza. Nonostante tutto, l’entusiasmo rimane alto e si è cercato di utilizzare l’accaduto come stimolo per una riflessione sui valori della fiducia, sincerità e rispetto. Lasciamo ai mesi successivi il giudizio finale.

Il lavoro agricolo nella granja prosegue tra alti e bassi e alla velocità consentita dalle condizioni climatiche (pioggia permettendo). E’ stato realizzato l’ingresso che conduce alla serra e al vivaio grazie alla realizzazione di scale in legno e terrazze che andranno ad ospitare piante ornamentali (verranno piantate in inverno). Il lavoro fisico e a contatto con la natura è una goduria per un” montagnino” come me, solo le mani non ringraziano (calli a go go!!!).

Per quanto riguarda il settore turistico piccoli passi sono stati fatti. Con un gruppo di giovani guide abbiamo realizzato e installato la segnaletica che conduce da Salinas alla comunità di Verdepampa attraversando el Cajon de las Cuevas (canyon con grotte naturali). Inoltre, il Ministero del Turismo ha avviato un processo di valutazione dell’offerta turistica salinera e affiancherà il Gruppo Jovenil nel processo di legalizzazione e miglioramento di quest’ultima. La mia pazienza è stata ricompensata e sembra che nei prossimi mesi possa esserci un’evoluzione positiva della situazione rinforzando un’area d’intervento dalle potenzialità notevoli.

Per concludere ho realizzato una proposta di collaborazione tra la Casa Juvenil di Salinas e il Ministerio de Inclusión Económica y Social (MIES), affinchè si possano replicare i laboratori (danza, pittura, cineforum, yoga, radio, musica, ecc…) che il MIES sta realizzando in Guaranda anche in Salinas.
 
In realtà, come si evince dal titolo, in questo post volevo parlare di tutt’altro. Raccontarvi con parole e immagini le feste di Salinas che hanno ospitato eventi come il rodeo, la fiera agro-zootecnica, la sfilata e elezione di Miss Salinas, parata delle istituzioni, degli istituti scolastici e della banda, torneo di calcio femminile (scusate il maschilismo ma non è uno sport per donne) e molto altro ancora.

Senza dimenticare cibo e bere, tra fiumi di birra, hervido (per intenderci una specie di vin brule) e pajaro azul (superalcolico tipico della provincia Bolivar). Tutto questo mi ricorda la festa della Madonna del Castello.

Come dire, tutto il mondo è paese. Solo mancavano i vecchi alpini, qui sostituiti da donnone che preparano i loro cibi in baracchini improvvisati ai bordi delle strade, e la varietà di giostre, qui i bambini solo potevano divertirsi con una mini ruota panoramica condotta da un simpatico uomo (condotta nel vero senso della parola; la ruota, alimentata da un motore a scoppio, è “guidata” da un signore che cambia le marce manco stesse guidando).

Purtroppo il mio Mac ha deciso di abbandonarmi e non si può descrivere adeguatamente tutto questo senza immagini (in particolare Miss Salinas o come si di ce qui la Reina).
 
Sperando nel buon lavoro dei tecnici di Quito prossimamente l’album fotografico delle Feste Salinere.


Nelle foto: alcune immagini della festa di Salinas.