I cinquant'anni di quella Croce sulla Corna Blacca
di Ubaldo Vallini

Domenica sulla vetta che separa il comune di Collio da quelli valsabbini di Lavenone e Pertica Bassa si salirà sulla cima in ricordo della croce posta nel 1964 dal Cai di Vestone



A organizzare la manifestazione, e realizzare per l’occasione anche un prezioso volumetto, sono i due Cai di Collio e Vestone, uniti nella passione per la montagna e anche in una sorta di competenza territoriale. 

La sommità del monte, infatti, è divisa fra i comuni di Collio, Lavenone e Pertica Bassa ed è caratterizzata da un lungo e frastagliato crinale che unisce due sommità: quella a sud di altezza di poco inferiore, sormontata da un vecchio traliccio trigonometrico con accanto una statua della Madonna e una lapide che ricorda i partigiani della Brigata Margheriti; quella a Nord, posta a quota 2006 metri, da tutti considerata “la cima”, sormontata invece da una croce dedicata al prete alpinista don Giuseppe Bonomini. 

A sistemarla lì, cinquant’anni fa, il gruppo Escursionistico Valsabbino di Vestone: "Certi di onorare la memoria e per continuare a promuovere la passione che tanto lo vide prodigarsi sui vari gruppi delle Alpi, in particolare sulla Corna Blacca (il riferimento è a don Bonomini, ndr), invitiamo tutti a partecipare alla cerimonia che si effettuerà il 2 giugno 1964..." scrissero all’epoca. 

L’iniziativa fu molto apprezzata dal Cai di Collio, dove don Bonomini era nato. Sono stati i valtrumplini, ad agosto del 2010, a restaurare il manufatto, onorando così i cinquant’anni del loro sodalizio. 

Il programma della manifestazione prevede per la sera di sabato 14 giugno l’illuminazione notturna della cima della Corna Blacca e il ritrovo alle 11.30 di domenica all’anticima, per arrivare poi tutti insieme alle 12 in vetta per la celebrazione della S. Messa. 

Sono previste più vie di risalita: da San Colombano per la Valle dell’Inferno con ritrovo alla partenza del sentiero 350 in località Naani alle 7.30; da Collio al caffè Angel Ski alle ore 7; dal piazzale del Passo Maniva (neve permettendo) alle 8.30, dal chiosco di Vaghezza alle 7.30; dal rifugio Amici Miei di Ono Degno alle 7.30; da Ponte Romanterra di Bagolino alle 7. 

In vetta sono previsti il saluto dei reggenti delle due sottosezioni Cai, la posa di una corona d’alloro alla memoria della “Margheriti”, la scopertura di una targa in memoria del parroco di Collio don Giovanni Bruni, il primo a salire ufficialmente fin lassù, nel 1862 insieme a un cacciatore di camosci; infine la consegna ai convenuti del libretto stampato per l’occasione.


Nella foto 1: Sulla cima con la croce il giorno dell'inaugurazione, nel 1964 (una delle foto storiche presenti nell'opuscoletto, messe a disposizione dai vestonesi Ezechiele Frignani e Franco Facchetti, che allora c'erano).