Inaugurata ufficialmente la nuova bretella di Inzino
di Erregi

Dopo 12 anni di lavoro e impegno, ieri mattina si sono finalmente inaugurate definitivamente la bretella alternativa alla Sp 345 e la nuova rotatoria  Le prime foto


Non mancavano le autorità del territorio, a partire da quelle gardonesi, ma anche di Polaveno, Marcheno, Lodrino e Tavernole, al taglio del nastro ufficiale della nuova bretella alternativa alla Sp 345, un'opera cominciata nel 2002 che, in effetti, servirà tutta la Valtrompia.

Non mancavano poi i rappresentanti della Provincia, cominciando dal presidente Daniele Molgora e passando dall'assessore Maria Teresa Vivaldini. "Ce l'abbiamo fatta!" è l'esclamazione di Molgora, che ha sottolineato l'importanza della strada alternativa alla provinciale, in termini di utilità così come di costi economici.

La Vivaldini invece si è concentrata sui vantaggi: "Sarà possibile diminuire il traffico e quindi gli incidenti frontali in questo punto, aumentando così la sicurezza per tutti gli utenti, non solo i gardonesi".

Il primo cittadino Michele Gussago, ricordando questi 12 anni di impegno ha ringraziato anche la popolazione dell'Oneto per la collaborazione e alcuni privati con cui è stato possibile stipulare accordi bonari.

"Non va dimenticato - ha detto al folto pubblico - che parallelamente alla creazione della bretella c'è stato il recupero dell'area dismessa sul fiume Mella, un tempo adibita a deposito e ora occupata dalla pista ciclopedonale".

La parola è passata infine all'assessore ai Lavori pubblici Fausto Gamba, che ha ricapitolato tutta la vicenda, a partire dal 2002 e dalla realizzazione della rotatoria all'imbocco di via Grazioli, salendo poi lungo il quartiere Oneto e fino alla nuova rotatoria, il tutto per una spesa di 5 milioni e 490 mila euro, di cui il 65% a carico del Comune.

E da ieri, il nuovo ponte della frazione gardonese ha anche un nuovo nome: i bambini della primaria "Anna Frank", all'unanimità, hanno scelto di chiamarlo semplicemente "Ponte Bianco di Inzino", mentre l'occasione è stata perfetta anche per una breve esibizione della compagnia dialettale "I Caicì de Inzì".

A chiudere, la benedizione di don Gabriele, parroco di Inzino, e il vero e proprio taglio del nastro, prima degli ultimi saluti e di un rinfresco alla vicina "Cascina dei Gelsi" in Rovedolo.