Il suicidio nello spettacolo dei fratelli Dalla Via
di Redazione

Stasera alle 21 a Villa Carcina va in scena "Mio figlio era come un padre per me" scritto e interpretato da Diego e Marta Della Via all'interno della "Proposta" di Treatro terrediconfine


"Mio figlio era come un padre per me" è il titolo dello spettacolo che stasera alle ore 21 va in scena all'auditorium della scuola media di via Roma 9 a Villa Carcina.

Sul palcoscenico i fratelli Marta e Diego Dalla Via per una nuova tappa della "Proposta" di Treatro terrediconfine: una messinscena che affronta la tragica questione del suicidio, come scelta estrema compiuta da innumerevoli imprenditori colpiti da crisi economica.

Raccontando la storia di una ricca famiglia del nord est italiano si traccia una sorta di cupa parabola sul conflitto generazionale. Due fratelli architettano l’omicidio dei genitori. Ma “uccidere i propri padri” sembra un atto impossibile dal momento che questi hanno deciso di farla finita, lasciando in eredità assenza di futuro e consumo del passato.

Con uso intelligente dell’italiano regionale i due attori riescono a dar profondità e leggerezza a una vicenda estrema, ma allo stesso esemplare, in cui il senso di colpa tra le generazioni pare innescare un processo autodistruttivo che lascia poche vie di fuga.
 
Sul palco, l’ambientazione è scarna, essenziale: come allestimento vi sono cassette di plastica - di quelle solide, per contenere fusti di bottiglie - e lastre in legno, di volta in volta adagiate a formare il piano del gioco e del complotto; cioccolatini ed involucri di alluminio svolazzano ovunque.

Uno spettacolo che abbatte le frontiere e scruta le nuove generazioni nell’intimo. Ingresso 5 euro.
 
Informazioni allo 030.8901195 o via e-mail all'indirizzo kontakthof@treatro.it.