Le prime impressioni di Giuseppe Pagani dal Perù
di Giuseppe Pagani

Il primo post del 26enne gardonese ci porta dentro la realtà di Huancayo in Perù, dove Giuseppe sta svolgendo un servizio per sensibilizzare la gente sulle politiche di tutela ambientale


Huancayo, capitale della regione Junìn, è una città di circa 400 mila abitanti, distante 300 chilometri da Lima e situata a 3.259m slm.

Dal punto di vista ambientale la situazione del territorio di Huancayo, e di tutta la Valle del fiume Mantaro, è molto grave, soprattutto a causa di uno sfruttamento minerario senza controllo che ha portato l’inquinamento di acqua, suolo ed aria a livelli d’allarme.

Questo provoca danni considerevoli alla salute delle persone, bambini in particolare, oltre che alla produzione agricola, fondamentale per l’economia locale. Nonostante la gravità della situazione e le continue sollecitazioni anche internazionali, non esistono politiche pubbliche di tutela ambientale in grado di far fronte ai problemi della regione.

In tale contesto si inserisce l’impegno dell’Arcivescovato di Huancayo, affiancato da FOCSIV, la mia ONG d’invio. Soprattutto a partire dal 2004, anno nel quale il ruolo di Arcivescovo viene ricoperto da Monsignor Pedro Barreto, l’Arcivescovato lotta contro la contaminazione del bacino idrografico del rio Mantaro e per il rispetto dei diritti dei lavoratori. Ispirato alla dottrina sociale della chiesa, l’Arzovispado è composto da vari poli impegnati in campi differenti.

La Commissione di Ecologia, ad esempio, accompagna dal punto di vista tecnico, sociale e legale le comunità contadine colpite dallo sfruttamento estrattivo. Molto attive anche la Commissione dei Diritti Umani, la Commissione Penitenziaria, Caritas e Radio Cumbre, che fra una canzone e l’altra cerca di diffondere tra la popolazione informazioni riguardanti la disastrosa situazione descritta in precedenza.

Io sto svolgendo il mio Servizio Civile presso la Mesa de Dialogo, un foro di confronto che affianca l’Arcivescovato nel tentativo di promuovere politiche pubbliche ed educare la gente del luogo alla salvaguardia dell’ambiente.

La Mesa organizza nelle province della regione Junín diverse riunioni a cui prendono parte liberi cittadini, membri di università e di associazioni della società civile, rappresentanti dello Stato e delle imprese. L’ambizioso obiettivo a lungo termine  è lo sviluppo di una cittadinanza sensibile ed organizzata che possa contribuire attivamente alla difesa ed al miglioramento dell’ambiente circostante.

Il mio contributo consisterà soprattutto nell’organizzazione di campagne di sensibilizzazione, nell’elaborazione di materiale in tema di diritti ambientali e nella gestione, insieme ad un’altra volontaria, del programma radio della Mesa de Dialogo in onda su Radio Cumbre ogni lunedì e venerdì. Avrò la possibilità di prestare servizio anche in altri poli, collaborando ad esempio con la Commissione Penitenziaria e l’Università.

Durante questo primo periodo di ambientamento ho partecipato a riunioni in varie città della regione Junìn ed ho potuto vedere i risultati di un progetto Caritas nel distretto di Tunanmarca, che si pone l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita e l’accesso agli alimenti di decine di famiglie ridotte in povertà.

La rabbia che provoca una condizione di tale miseria è pari solo alla speranza che può infondere “la forza dell’invincibile dignità umana” , così viva negli occhi di quella gente.


Nelle foto, dall'alto in basso: una scena di vita quotidiana a Huancayo; l'università cittadina; alcuni bambini beneficiari del progetto Caritas; la veduta della città dall'alto.