Antichi mestieri
di Itu

Senza le case chiuse la storia della prostituzione è dilagata nelle strade, rimango pensierosa davanti a immagini fotografiche dell'epoca di passaggio



La proposta del referendum per rivedere l'abrogazione delle case chiuse, denominata "legge Merlin" ha trovato nei giorni scorsi su di un giornale online uno spazio documento in fotografie dell'epoca.

Io sarei nata due anni dopo l'applicazione della legge e con curiosità sono andata a guardare le immagini che preparavano il mio tempo.

Chiuse le case a tariffa esposta con il prezzo delle donne e le loro prestazioni si è aperto quel tempo di strada che ogni strada trasforma nell'umano.

Quindi rimango sospesa nel tempo, perchè in quasi tutte le immagini i volti delle prostitute di strada riprese hanno volti maturi e vecchi di professione, spesso senza trucco, con in mano o tra le labbra una sigaretta, cappotti lunghi al ginocchio per difendersi dal freddo degli angoli di strada e una pezzola in capo, parlano tra loro in gruppo e senz'altro non del prossimo cliente ma di cosa preparare per la cena,

Insomma, la prostituzione di strada era da donne più che mature, dovevano rassicurare i maschi nel somigliare tanto alle loro madri, zie e sorelle, non creava confusioni di passione, una medicina per la smania da consumare più in fretta possibile senza render di conto.

Ecco, è questo conto che fa la differenza, perchè non è facile dare prezzo e su questo il gioco di chi vuole legiferare.

In una foto delle donne dal finestrino del furgone della polizia guardano nell'obiettivo del fotografo e fanno il gesto dell'ombrello, hanno negli occhi la stanchezza della notte trascorsa a passeggiare e la rabbia di non poter fare colazione con i propri figli.