Scouting nell'alto Sarca
di Elio Vinati

Una puntatina di Elio Vinati nella valle trentina dell'alto Sarca, dove poter trovare trote di diversa stazze e specie, segno tangibile della buona qualità delle acque


Ho deciso di spingermi oltre la valle del Chiese, una delle mie mete abituali, al fine di esplorare nuove acque in compagnia del mio amico Cristian verso le acque del Sarca.

La prima impressione è quella di trovarmi di fronte a un fiume maestoso e accattivante. Contemplo in religioso silenzio il suo incedere nella valle.

Mi si prospettano diverse sfiziose opportunità: ci sono zone "no kill", zone "pronta pesca", zone a regolamento speciale, in poche parole un vero paradiso; per non parlare degli innumerevoli affluenti; c'è veramente l'imbarazzo della scelta, l'intero bacino gestito dall'associazione pescatori alto Sarca, consta infatti di più di 300 chilometri di acque.

E' inevitabile che dinanzi a questo scenario l'adrenalina cresca a un ritmo vertiginoso. Scelta tra spinning o mosca secca: mosca. Con in un pugno la mia canna da 7,6 piedi con coda 5 DT sondo "in caccia" depositando la mia mosca artificiale in ogni rigiro d'acqua dietro i massi che infrangono la corrente, i fondi lama, alla ricerca del pregiato salmonide.

Mentre mi chiedo se la mia imitazione costruita con fiducia sia adatta al momento, ecco che un ombra nera sale dal fondo a ghermirla, apoteosi! "Ferro" con prontezza e si presenta dopo un breve ma appagante combattimento una stupenda fario di buone dimensioni.

Durante tutto l'arco della giornata altre trote di diversa stazza e specie (sono presenti infatti marmorate con una livrea dipinta da cololori meravigliosi e guizzanti salmerini alpini) vengono a farmi visita, segno tangibile della buona qualità delle acque.

Le svariate catture con i relativi rilasci non hanno comunque sedato la mia adrenalina, la prossima volta esplorerò la zona più a monte.