Passo falso della Virtus contro Verolanuova
di Andrea Alesci
La squadra di coach Mazzali subisce una sconfitta casalinga 70-71 e rimane ferma al 4° posto della graduatoria, ora guardandosi dal rientro di Pizzighettone e Sanse Cremona
Mancano tre giornate alla fine della regular season, ma la Virtus Lumezzane ora deve guardarsi molto bene dal rientro di chi le sta dietro.
Infatti, sul proprio campo i valgobbini incassano una sconfitta di misura 70-71 da Lic Verolanuova, rimanendo a quota 34, quarti in classifica e due lunghezze soltanto avanti a Pizzighettone e Sanse Cremona.
All'inizio però sono i biancoverdi a farla da padroni, con Thomas Bossini che mette a segno sette punti, gli ospiti che tengonno botta e la Virtus che riesce a chiudere il quarto 18-17.
L'equilibrio continua a regnare anche nel periodo successivo (39-39) ed è soltanto l'inizio del secondo tempo che cambia le carte in gioco con un allungo che porta i conti sul 48-55.
La Verolese ha fame di punti e nel quarto periodo cerca di aumentare il gap, ma i padroni di casa rientrano con tenacia sino al 67-71. Poi Asamoah trova il canestro per il 70-71, gli ospiti sbagliano e il tabellone dice che mancano 25'' al termine.
Tutto ancora si può scrivere: la palla del sorpasso è nelle mani di Bossini, ma il canestro non arriva. Dieye cattura il rimbalzo in attacco: due tiri dalla lunetta, errore al primo e volontario errore anche sul secondo. La vittoria va alla Verolese.
Ora la pausa pasquale, che potrebbe giovare agli uomini di Mazzali.
VIRTUS LUMEZZANE - VEROLANUOVA 70-71
(Parziali: 18-17; 21-22; 9-16; 22-16)
Idrosanitaria Bonomi Lumezzane: Becchetti 10, Bertoli 1, Nember n.e., De Marco 12, Marelli 8, Berardi n.e., Bertanza n.e., Asamoah 7, Bossini 14, Rizzolo 11, Ardesi 7. All. Mazzali.
Lic Verolanuova: Beltrami, Dieye 4, Mussoni 4, Salvini 8, Mombelli n.e., Fornari n.e., De Lillo 7, Deme 20, Zanoli 7, Rossi 21. All. Soffiantini – Linetti.
Arbitri: Velardo di Almenno San Salvatore e Cassago di Bovezzo.
Note: antisportivo a Rizzolo al 29'; usciti per falli De Marco e Mussoni.
