Cappotto sul fiume Mella
di Manuele Vezzoli

Ecco anche il primo post di Manuele Vezzoli, che ci porta alla scoperta del fiume che forma la Valtrompia, raccontando di una pescata "catch and release" ... andata a vuoto


Inizia così la mia avventura da blogger: con un bel “cappotto” sul fiume di casa, il Mella.

Torno in fretta e furia dal lavoro, risalgo la Valtrompia partendo dalla traffica Brescia con in mente una veloce pescata "al tocco" nel fiume sotto casa. Penso a un'oretta di "catch and release". Purtroppo la storia dirà che non c’è stato né catch né di conseguenza il release.

Armato della mia teleregolabile Artico da 10 metri, comincio a sondare ogni buca che posso raggiungere. Monto: sulla linea un classico nylon dello 0.2 fluo, segnafilo, "cicca" di piombo tagliato, girella tripla con moschettone e come terminale nylon dello 0.16 con amo del 6 con ardiglione schiacciato.

Cerco d’insidiare qualche bella trota fario, ma se capita anche qualche iridea scampata ai raduni dell’anno passato. Risalendo il fiume noto come la conformazione dello stesso e la corrente cambino.

Nel primo tratto risulta essere piatto e meno turbolento per poi diventare più violento con buche marcate. Consapevole che il tempo stringe, faccio cadere la doppia camola, meticolosamente innescata, nelle zone più calme appena fuori dalla corrente schiumosa, cercando le trote in caccia senza però soffermarmi troppo. Per “rimanere in pesca” alterno cicche di piombo dagli 8 fino ai 15 grammi.

Dopo una buona mezz’ora di tentativi a vuoto arriva una bella mangiata. Appena la mia esca entra in una correntina laterale sento un attacco che non mi lascia il tempo di ferrare. Come si dice in questi casi: "Si è attaccata sa sola"; il seguito mostra che non si era poi attaccata così bene. Pochi attimi di combattimento e ad un metro dal mio retino si slama e se ne va.

Cerco di essere il meno pescatore possibile nel descrivere la trota. Per spiegarmi meglio, quando un pescatore ricorda le proprie catture, i numeri e i pesi aumentano in maniera esponenziale. La sensazione è che fosse una piccola iridea, non più di 3-4 etti, forse troppo vergognosa per farsi fotografare e rilasciare.

La pesca è bella di per sé, il risultato è qualcosa in più. Alla prossima pescata.