La passione di due giovani pescatori triumplini
di Andrea Alesci

I saretini Elio Vinati (classe '82) e Manuele Vezzoli (classe '86), amici e pescatori pronti dalla prossima settimana a raccontare in un blog la loro passione per la pesca 


Passione comune la pesca. Non il frutto, ma quell'attività mutuata dal mestiere del Mediterraneo per eccellenza, che in un piccolo accento grafico marca la differenza proprio dal vellutato frutto.

È la pésca a far da denominatore comune ai saretini Elio Vinati e Manuele Vezzoli, che dalla prossima settimana saranno la voce dei pescatori nel nuovo blog del giornale "Un pesce al giorno".

Per dovere d'anzianità è il 32enne ELIO VINATI a raccontarci per primo come nasce la sua passione di pescatore. "Ho iniziato a pescare a 13 anni grazie a mio fratello, insidiando trote a galleggiante in qualche laghetto di montagna. Poi, per alcuni anni l'ho abbandonata ma come la brace arde sempre sotto la cenere, la mia passione s'è ravvivata nel periodo universitario: merito del mio vecchio compagno di liceo Lorenzo, che mi ha fatto riscoprire l'affascinante pésca 'al tocco' nei piccoli torrenti montani.

Da allora - prosegue Elio Vinati - non sono più riuscito a smettere e grazie al'incontro e la condivisione della mia passione con alcuni amici che hanno segnato tappe fondamentali nella mia 'carriera' da pescatore, ho potuto apprendere nuove tecniche di pesca.

Con l'amico Gabriele ho conosciuto il mondo delle esche artificiali, ossia la dinamica e divertente tecnica dello 'spinning'. Poi, con l'inseparabile compagno di mille avventure Cristian, ho appreso la tecnica più rinomata, la più difficile ma per me anche la più bella in assoluto: la pesca a mosca secca, in grado di regalare emozioni indimenticabili. Mi ha inoltre dato la possibilità di insidiare anche uno dei predatori più ambiti da tutti i pescatori, ossia il luccio, un pesce di cui spero si avrà modo di parlare nel blog.

Come si è potuto evincere da queste poche righe, la pesca è una ricerca continua, ogni certezza viene smentita l'uscita successiva, un perpetuo adattamento alle condizioni del fiume. Ed è proprio il fiume l'attore principale: panta rei, tutto scorre...".

Un racconto appassionato quanto quello dell'amico e compagno di blog MANUELE VEZZOLI, un altro saretino, classe 1986, che così tratteggia la ua biografia da pescatore.

"'Pescamente' parlando non sono figlio d'arte, ma fin da piccolo sono sempre stato affascinato dalla pesca. La prima esperienza è avvenuta da adolescente, lungo le sponde del nostrano fiume Mella: pesca al vairone con il maestro pescatore Renato.

Successivamente - continua il 28enne Manuele - ho affrontato la pesca nei laghetti della bassa bresciana, consolidando la mia passione durante le continue vacanze estive sul Lago di Garda. Spinto da una grande curiosità mi sono cimentato nella pesca all’agone ed ho affinato quella del persico, dalla riva e dalla barca.

Ho appreso tecniche e trucchi dal suocero Francesco, veterano pescatore, che dopo tanti anni affronta la pesca come se fosse ancora il primo giorno. Credo che la preparazione e le notti insonni prima di una pescata tanto attesa, siano i piccoli segnali che indicano come questo hobby prenda anima e corpo.

La pesca è un una filosofia del vivere: Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita".

Elio Vinati e Manuele Vezzoli, due amici, due giovani triumplini che sulle pagine di Valtrompianews sono pronti a trasferire il loro grande amore per la pesca tramite consigli, metodi, racconti di una disciplina pronta a vivere in un blog che rinnova l'antico detto: Un pesce al giorno....

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Nelle foto, dall'alto in basso: una fotocomposizione con i due pescatori saretini; due scatti di Elio Vinati; Manuele Vezzoli.