«Don Bosco – spiegano i Salesiani - si avvicina alle persone attraverso la peregrinazione dell’urna che, dopo il trionfale giro del mondo, è in Italia e dal 31 gennaio arriverà nell’Ispettoria lombardo-emiliana».
Quello dell’urna è un viaggio iniziato tre anni fa e che ha fatto tappa nelle 130 Nazioni dei 5 Continenti in cui sono presenti i Salesiani con 90 Ispettorie.
L’urna contiene una scultura del Santo in gesso e resina, replica del suo corpo incorrotto che riposa nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino. «Nel reliquiario giace la mano destra di don Bosco, quella con cui benediceva, scriveva le costituzioni, le lettere cattoliche, assolveva i peccati».
Il pellegrinaggio e la venerazione di reliquie hanno origini antiche, ma non si tratta, qui, di rinnovare tradizioni forse lontane: la visita all'urna di don Bosco vorrebbe essere occasione per riconoscere una storia di santità, riscoprire intuizioni ancora oggi attualissime (pensiamo alla valorizzazione del mondo del lavoro, agli oratori, al gioco e allo sport, oppure all'idea preventiva nell'educazione), confermare l'impegno educativo e sociale.
Nel suo viaggio per il nord Italia, farà tappa lunedì 10 e martedì 11 febbraio prossimi a Brescia.
Giungerà nella Cattedrale verso mezzogiorno di lunedì 10, proveniente da Chiari, e dalle 14 alle 19 la visita è riservata agli oratori che hanno prenotato. Alle 20.30 è in programma una preghiera con gli educatori e gli animatori degli oratori presieduta dal Vescovo Luciano Monari, e per tutta la notte si potrà visitare liberamente in Cattedrale.
Martedì 11, dalle 9 alle 12 la visita è riservata alle scuole che hanno prenotato; dalle 14 alle 16 preghiera con gli ammalati presso gli Spedali civili; alle 17.30 preghiera con i sacerdoti e i religiosi in Cattedrale; alle 18.30 la Santa Messa e alle 20.30 la preghiera con il mondo del lavoro e dell’impegno sociale e politico in Cattedrale. Per tutta la notte ci sarà ancora la possibilità di una visita nel duomo, prima che al mattino riprenda il suo cammino verso Crema.