È morto il cantautore Massimo Pintossi
di Andrea Alesci

Se n'è andato all'età di 53 anni Massimo "Mahèm" Pintossi, da sempre cantore in dialetto delle vite semplici della Valtrompia e indimenticata voce del gruppo folk "Malghesetti"

 
Lo hanno trovato senza vita al lago d'Iseo Massimo Pintossi, grande paroliere e cantore della semplicità di vite che vivono appartate, nella routine della vita contadina, dentro i silenti echi delle nostre montagne.
 
Non c'è più il "Mahèm", che ritorna alla memoria di tutti quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo con quell'abbreviativo dialettale del suo nome.
 
Quel dialetto che viveva in lui e che ha sempre cercato di cantare nelle sue poesie, utilizzando "quella lingua bellissima per raccontare storie che dovrebbero servire ad aprire delle porte" come lo definiva Massimo.
 
Un dialetto che è specchio della vita locale, che è strumento d'elezione nelle canzoni dei "Malghesetti", del gruppo folk che aveva in "Mahèm" la sua voce e con cui da pochi mesi aveva inciso il nuovo cd "Puntalmana".
 
Massimo Pintossi se n'è andato all'età di 53 anni, lasciando l'amata moglie Fabrizia e la piccola Emma di 9 anni. Oggi la sua salma dovrebbe tornare nella casa di via Pascoli a Gardone.
 
Ieri sono stati tantissimi i messaggi d'affetto comparsi sulla pagina facebook dei "Malghesetti", piccoli pensieri di chi aveva conosciuto di persona Massimo o di chi soltanto ne aveva potuto apprezzare la bontà sentendo le sue canzoni. Eccone alcuni:
 
Stefano Retali, sindaco di Concesio: Un saluto commosso. Porti con te in alto il mistero della tua vita. Qua con noi rimangono le tue canzoni e le tue poesie
 
Eugenio Pelizzari: Nel büs en font al cör ... chisá quel che ghé. Ma ta tegnaró lá... Ciao Mahem
 
Silvia Tonni: Un grande Amico, un grande Uomo, un grande Sognatore ma soprattutto un grande Realizzatore!!! Grazie di tutto Mahem
 
 
Di Massimo Pintossi rimarranno per tutti le intense canzoni scritte nel corso degli anni, come quelle composte insieme a Charlie Cinelli da "La via granda" alla toccante poesia "Ndele olte dele mà" sino all'indimenticabile "L'udur del fé" incisa nel 1998. Con questo affresco musicale sulla vita lo ricordiamo anche noi.