Ciò che cambia il mondo
di Sandra Vincenzi

«... Ragazzi, oggi vi voglio raccontare una storia. E' la storia di un bambino.... C'era questo bambino che non riusciva a leggere e scrivere...

 
....faticava tanto ad imparare, non riusciva a ricordare niente, neanche che la N viene dopo la M.
L'alfabeto era il suo nemico; le lettere gli ballavano davanti agli occhi, e gli davano così fastidio che lui si stancava a leggere e a scrivere.
A chi poteva raccontare tutto questo? La sua testa era piena zeppa di nozioni, ma da dove partire lui non lo sapeva, l'alfabeto ballava sempre.
 
Un bel giorno fu bocciato a scuola.
Stava male per le sue difficoltà. Tutti lo chiamavano asino sciocco, ma lui sopportava tutto questo con molto coraggio.
Quando una mattina tirò fuori il suo vero talento. La sua teoria gli aprì le porte del mondo. Capito di chi parlo?» - dice il maestro di arte alla scolaresca che lo sta ascoltando.
 
E poi da qualche parte una voce di ragazzino risponde: “Albert Einstein!”.
“Già, proprio Albert Einstein, un genio, un grande scienziato che con la sua teoria della relatività ha cambiato il mondo.
Nel 1921 vince il premio Nobel”. Quello che gli uomini definiscono uno “scarto” (tentativo di tradurre “asino sciocco”), rispetto a ciò che ha valore per il progresso, la vita lo carica di sorprese, di talenti, di opportunità che dettano il cammino della nostra evoluzione, individuale e del genere umano.
Ricomincio da questi “scarti” per raccontare, col linguaggio della Psicologia, storie di vita quotidiana che si intrecciano con la Storia di tutti.
 
Partendo da questo punto di vista tratterò temi come: l'evoluzione, il funzionamento del cervello umano, la diversità e la disabilità, la lettura, la dislessia, l'autismo, le nuove generazioni.
Cos'hanno in comune questi temi? Un filo che li attraversa e li collega: il filo che ha a che fare con il legame; il legame della storia di ogni singolo uomo con la Storia del Mondo e dell'Evoluzione; il legame che ci caratterizza come esseri in relazione; il legame di ogni singolo uomo con il suo destino.
Abbiamo bisogno di cogliere i segni che ci facciano capire quali sono le vie che ci portano a cammini di evoluzione ed umanizzazione: quelle vie che raramente incrociano l'interesse dei rotocalchi, e dell'informazione quotidiana dei mass-media.
Eppure si tratta sempre di un sensazionale che però non fa rumore, ma cresce piano piano come gli alberi della foresta.
 
Oggi ci possiamo prendere cura della nostra salute mentale lavorando sul cambiamento di idee, di credenze, di blocchi mentali che ci impediscono di guardare al di là del nostro orticello; e – nella peggiore delle ipotesi – di scorgere un'orizzonte oltre i muri di cinta dei nostri recinti temporali e territoriali.
La salute mentale – e di conseguenza la Psicologia oggi - non può prescindere dalla ricerca di un benessere quotidiano, che ha poco a che fare con il benessere della società dei consumi, ma ha molto a che fare non solo con il tentativo di trovare soluzioni per sopravvivere, ma anche con la ricerca di una qualità della vita: tra questi due estremi la vita di tutti noi è un incessante zigzagare tra adattamento e realizzazione.
 
In questo percorso solitario di ogni uomo e planetario che riguarda tutto e tutti, si snoda il senso delle nostre storie e della nostra Storia.
In questi giorni ricordiamo Nelson Mandela: la sua lotta è stata la lotta del popolo del Sudafrica; il suo trionfo il loro trionfo per i diritti, per la libertà.
Mandela ha messo in marcia verso la giustizia non solo una nazione, ma miliardi di persone in tutto il mondo: la sua storia personale ha cambiato la Storia di tutti i tempi.
 
Le verità, che oggi appaiono ai nostri occhi, di uomini del XXI secolo, un tempo venivano represse, poi si sono diffuse a poco a poco, finché ciò che si era ostinatamente negato (i diritti dei “neri” uguali a quelli dei “bianchi”) oggi possa apparire come qualcosa di affatto naturale.
Oggi ereditiamo già molte verità e scoperte che riteniamo scontate e naturali, ma quante ancora ci aspettano, ci attirano, sono represse al momento e aspettano di diffondersi?
 
Presto volentieri la mia voce a questo lento ed incessante progredire, sempre convinta che la speranza abbia anche a che fare col pensare, con il bagaglio di conoscenze che possediamo e che possiamo arricchire, con lo sguardo che gettiamo sul mondo, con le testimonianze di chi ci risparmia di fare esperienze, perché altri le hanno già fatte anche per noi.
 
Sulla nostra terra sono spuntate piccole stelle, che con la loro luce hanno illuminato il mondo, perché sono riuscite a farci guardare le cose con i loro occhi. Pensavano in maniera diversa e le persone vicine non lo accettavano e le hanno ostacolate. Loro però ne sono uscite vincenti e tutto il mondo è rimasto a bocca aperta!”. (Dal film Stelle sulla terra del 2007, diretto da Aamir Khan).
 
Dott.ssa Sandra Vincenzi
www.vincenzisandra.com