La 'Eccezionale normalità' di Gianfranco Corradini
di Luigi Zanardelli

Venerdì 6 dicembre alle 20.45 presso il teatro di San Sebastiano il Cai di Lumezzane propone una serata con l'alpinista trentino che all'età di 22 anni perse una gamba in un incidente stradale. Sarà proiettato un filmato girato in Bolivia e portato al Film Festival della Montagna

 
Sarà una serata di "Eccezionale normalità" quella in programma venerdì 6 dicembre alle 20.45 presso il cinema/teatro del centro giovanile di Lumezzane San Sebastiano (va Vittorio Veneto 26) grazie all'iniziative del Cai lumezzanese.
 
Questo il titolo del filmato proposto da Gianfranco Corradini, alpinista e atleta trentino di 58 anni che quand'era 22enne, a causa di un incidente in moto, ha perso la gamba sinistra.
 
Allora Gianfranco non si è perso d’animo ed è diventato un atleta con buoni risultati nello sci di fondo e nel ciclismo; poi si è dedicato all’alpinismo e con l’ausilio di protesi e stampelle ha salito numerose cime italiane (Monte Bianco, Cima Gniffetti, Ortles, Gran Zebrù), europee (Weissmies, Bishorn, Piz Buin, Elbrus) e sudamericane (Nevado Pisco, Nevado Illimani, Alpamayo).
 
Ha compiuto diverse ascensioni su importanti pareti Nord con forti pendenze (Adamello, Marmolada, Pasquale, Cristallo), obiettivi raggiunti con grande sacrificio e impegno, utilizzando tecnologie innovative e materiali all’avanguardia.
 
Nel corso della serata presenterà un filmato girato nel 2010 in Bolivia; il cortometraggio è stato presentato al Film Festival della Montagna di Trento nel 2011.
 
Un’occasione quindi per tutti gli appassionati di montagna per conoscere un personaggio importante non solo per le sue doti alpinistiche, ma anche per la sua esperienza umana.
 
 
Nelle foto, dall'alto in basso: Gianfranco Corradini in montagna; tra i bambini della Bolivia; sulla cima Panaricota sempre in Bolivia.