Bocconi avvelenati: l'appello di Collio e una taglia di Aidaea
di Erregi

La zona di Collio e del Maniva sono disseminate di esche avvelenate, che sinora hanno portato alla morte alcune decine di cani. Per trovare i responsabili si è mossa anche un'associazione animalista mettendo una taglia di 5.000 euro

 
Anche l'amministrazione di Collio, ormai allarmata dal preoccupante tasso di decessi canini sul territorio, scende in campo e lancia un appello alla popolazione: le autorità competenti, polizia locale e carabinieri, devono essere avvertite immediatamente sia nei casi di avvelenamento, sia se si avvistano bocconi sospetti o situazioni poco chiare.
 
Alta Valtrompia, Collio, San Colombano e Maniva in particolare sono da lungo tempo, purtroppo, teatro di quella che viene definita da più parti "una guerra civile tra cacciatori di diverse zone",  ammesso che sia proprio così.
E il risultato è sempre la morte di cani che nulla hanno a che vedere con lotte di quartiere.
 
Quest'anno, però, la situazione è se possibile anche più critica e i cani deceduti dopo aver ingerito veleno e sostanze tossiche, sono alcune decine, una somma che vede coinvolte Valtrompia e Valsabbia e che ha costretto l'amministrazione comunale di Collio a prendere provvedimenti.
 
Il secondo cittadino Fausto Paterlini ha chiesto collaborazione non solo ai padroni di cani, ma a tutti gli amanti della montagna, prima che la situazione peggiori, per gli animali e non solo.
 
Inoltre, sulla questione si è mossa anche l'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaea), che consegnerà una taglia di 5 mila euro in contanti a chi riuscirà a fornire precise informazioni che portino a individuare e denunciare l'avvelenatore di cani.