L'Unione dei comuni va avanti ancora tra le polemiche
di Erregi

La nuova unione di Tavernole, Collio e Marmentino ha deciso il nuovo stemma da adottare e nei giorni scorsi si è trovata per il primo consiglio, anche se risultano ancora mancanti due rappresentanti delle minoranze di Marmentino e Tavernole

 
Non si esauriscono le polemiche in merito alla decisione di Marmentino, Collio e Tavernole di creare, in seno alla Comunità montana, una
nuova unione, ma tutto è ormai ufficiale, a cominciare dalla carica di presidente, ricoperta da Mirella Zanini, per finire con sette su nove dei rappresentanti dell'assemblea.
 
I due membri delle minoranze di Collio e Tavernole risultano mancanti: infatti, si erano rifiutati perché ritengono l'unione un'inspiegabile doppione della Comunità montana, mentre la "Via del ferro" va avanti anche tra i dubbi e l'assemblea adotta anche lo stemma ufficiale dell'unione.
 
Saranno una "V" e una "F": la prima a simbolizzare la Valtrompia, la seconda per il ferro e saranno realizzate in porfido, proprio come le antiche vie commerciali. La prima iniziale sarà composta da 18 pezzi di porfido, lo stesso numero dei comuni che compongono la Valle del Mella.
 
Cubetti di colore diverso per ogni comune che già aderisce o che aderirà in futuro all’unione, a partire da Tavernole, con il color rosso mattone, Collio con il verde e Marmentino con il giallo dorato. Per far sì che ogni dubbio sia dissipato, però, ci vorrà altro tempo.