Molli d'acqua
di Itu

In questo giorni la pioggia lavora il paesaggio autunnale nell'ambiente, ma anche nell'animo

 
In montagna la conoscenza arriva sempre con il tempo delle piogge: finchè l’umido non entra nelle ossa, il grigio del cielo si mescola alle nebbie, l’acqua scorre forte nel fiume e nei torrenti non sappiamo come resistere alla vita.

Le mezze stagioni da noi sono prove di verità, se regge il versante della montagna, il muro non si sbriciola, il fango non affoga il prato ci si sente salvi senza ben capire perché di tanta malinconia.

I gatti dormono o sbadigliano di fame, i lumaconi si muovono obesi e tronfi di melma, le strade mandano rumori viscidi di pneumatici che scivolano, l’odore è pungente di muffe e muschi ed il peso della bassa pressione spegne i rimasugli di energie in fulminati attacchi di sopore abbassapalpebre.

Per gli animali del bosco il segnale di cercarsi una tana per il letargo, per altri più energici la fuga dagli schioppi di caccia.

A tavola ogni cosa rimane indigeribile, ma per me è che mi manca il sole.