'Il Mosaico' e quell'originale idea di un campo da cricket
di Luigi Zanardelli

La cooperativa lumezzanese è in seria difficoltà come molte altre realtà del comparto socio-educativo, ma le idee non mancano, tanto da mettere sul tavolo un progetto sportivo che possa essere veicolo d'integrazione

 
Quale veicolo migiore dello sport per fare della vera integrazione? A pensarci, messo alle strette anche dai tempi di "vacche magre" è stata lo scorso mese di settembre la cooperativa "Il Mosaico" di Lumezzane.
 
Una realtà che sino alla fine dell'anno è purtroppo costretta alla cassa integrazione, ma che ha avuto una brillante idea sportivo-sociale: la realizzazione di un campo da cricket per mescere la nutrita comunità pakistana con quella di italiani.
 
Un'idea nata in un momento di estrema difficoltà per molte realtà della Valle che si occupano del comparto socio-educativo, con i tagli degli enti locali che ne hanno costrette alcune alla chiusura e altre al ridimensionamento della attività, come nel caso del Mosaico.
 
Una crisi acuta per il settore, ma che non scoraggia i progetti come quello proposto da Valter Tanghetti del Mosaico sulla scorta dell'esperienza vissuta all'interno del progetto "GenerAzioni" presso l'istituto "Primo Levi" di Sarezzo.
 
Allora si era fatto un torneo di cricket al quale avevano preso parte italiani e stranieri. Una disciplina molto giocata dalla comunità pakistana, che è la più presente in Valtrompia e nella sola Lumezzane cotituisce il 50% della popolazione straniera.
 
Uno sport che spesso viene improvvisato in parchi e spazi "rubati" al paese, ma che avendo eventualmente a disposizione un campo ad hoc potrebbe trasformarsi nell'opportunità di una reale integrazione anche a livello degli adulti.
 
L'idea è sul tavolo. Le risorse non ci sono. Per volgere il disegno in progetto concreto serve l'intraprendenza delle associazioni, la richiesta a fondazioni e bandi sia regionali che europeio oppure il supporto di qualche lungimirante imprenditore.