I dubbi di Marmentino sulle biomasse
di Erregi

Si è tenuta mercoledì sera un'assemblea pubblica all'oratorio di Marmentino per discutere sull'attività della centrale di teleriscaldamento attivata da poco, con la partecipazione di una cinquantina di persone ad ascoltare l'intervento di Marino Ruzzenenti

 
C'erano una cinquantina di persone all'incontro sulla centrale del teleriscaldamento di Marmentino tenutosi all'oratorio locale, tutte più o meno preoccupate per l'impatto ambientale e le conseguenze sulla qualità dell'aria che il nuovo impianto potrebbe portare con sé.
 
Gli organizzatori, membri del Comitato per la tutela della salute e dell’ambiente in Valtrompia (Cossav), hanno proposto come relatore un esperto nel campo Marino Ruzzenenti, che ha sottolineato come impianti simili siano da sconsigliare proprio per le loro emissioni inquinanti.
 
Il materiale da bruciare dovrebbe essere a chilometro zero e certificato, anche se dalla centrale giungono rassicurazioni sull’efficacia dei filtri a manica, che trattengono il 99% dei fumi tossici.
 
Non basta questo a rasserenare la popolazione, mentre Ruzzenenti ha consigliato a tutta la cittadinanza di istituire un comitato di sorveglianza che vigili sul corretto funzionamento dei filtri e delle attività, e in generale della centrale a biomassa.
 
"Non solo cittadini di Marmentino e della vicina Irma a fare i 'cani da guardia' - ha sottolineato Ruzzenenti -, ma è importante coinvolgere anche enti sovracomunali dedicati come Asl e Arpa".