L'Alta Valle sceglie la strada nuova
di Erregi

Collio, Marmentino e Tavernole sembrano non preoccuparsi di cosa "lasciano" e continuano su una nuova linea, quella dell'Unione "La via del ferro", strada legittima ma discussa da molti in sede d'assemblea della Comunità montana

 
È il capogruppo della minoranza dell'assemblea di Comunità montana, Massimo Ottelli, primo cittadino di Sarezzo, a domandare spiegazioni sul contrasto, considerato palese e stridente, tra la linea che da oltre 10 anni seguono i comuni aderenti all'ente comprensoriale, e la decisione di Collio, Tavernole e Marmentino, di "separarsi" e formare un'unione di comuni.
 
Ad appoggiare lo scetticismo di Ottelli, anche i sindaci di Gardone, Michele Gussago, Pezzaze, Sergio Richiedei, e Bovezzo, Antonio Bazzani, che si chiedono cosa abbia portato le tre municipalità alto valligiane a mandare all'aria 14 anni di accordi e convenzioni.
 
Concisa ma decisa la risposta di Mirella Zanini, prima cittadina di Collio, che non sente necessità di giustificarsi: la decisione è stata tanto legittima quanto ragionata, mentre il sindaco Gabriele Zanolini, di Marmentino, sottolinea che i servizi saranno più facili da gestire nel piccolo, ma che questo non si tradurrà in scismi o rotture con la Comunità montana.
 
Non si sbagliava, però, a tirare in ballo il vecchio proverbio del lasciare la strada vecchia per la nuova, sapendo cosa si perda ma non cosa si trova, fatto proprio anche dal sindaco di Bovegno, Tullio Aramini, che ha a sua volta palesato un dubbio condiviso da tutta la minoranza.