Il Prc di Villa contro la vendita dei beni pubblici
di Paolo Gilberti

A quasi un anno di distanza dalla protesta sollevata contro l'amministrazione per la vendita di un'area verde in via Gramsci, Rifondazione Comunista si fa sentire, programmando un volantinaggio durante il mercato di lunedì 12 agosto

 
Il PRC (Partito di Rifondazione Comunista) di Villa Carcina continua la sua battaglia contro la vendita dei beni pubblici senza consultare la cittadinanza.
 
Il consigliere Marsilio Gatti ha stilato un volantino, che verrà distribuito lunedì 12 al mercato di Villa, contro l'alienazione dell'area verde di via Gramsci nella frazione di Cogozzo.
 
L'area collinare, di 2.758 metri quadrati, adibita da sempre a verde pubblico e delimitata a ovest da una collina franosa e ad est da abitazioni civili, è stata trasformata ad uso pubblico nell'anno 2009 dalla giunta Bodini.
 
Dal 2009 ad oggi la Giunta Giraudini sta tentando, per la seconda volta, di venderla. Un tentativo (andato male) era già stato fatto l'anno scorso tramite affissione d’un estratto d'alienazione alle bacheche comunali il 7 agosto 2012 con base d’asta di 437.000 euro.
 
Contro questa decisione, Rifondazione Comunista e il "Comitato per la difesa dei beni pubblici", il 1° ottobre 2012 avevano depositato i moduli con le firme per l’istanza referendaria relativa alla alienazione dell’area di via Gramsci.
 
A risposta a tale proposta referendaria ed alla commissione tecnica che esaminò il quesito, il sindaco Gianmaria Giraudini, a nome di tutta la maggioranza, dichiarava che "recependo i suggerimenti della commissione Tecnica preposta, adotterà apposito atto d’indirizzo indicante soluzioni alternative atte a favorire la possibilità di intervento da parte della cittadinanza nella fase di programmazione delle eventuali ipotesi di alienazioni del patrimonio comunale, che l’amministrazione intendesse proporre per il reperimento di risorse necessarie a garantire il finanziamento degli investimenti".
 
A distanza di un anno, si riparla dell'alienazione dell'area di via Gramsci e Rifondazione Comunista non ci sta. "Stiamo ancora aspettando -dichiara Marsilio Gatti - caro Sindaco, lei e la sua maggioranza continuate imperterriti nella non consultazione dei cittadini, vendendo il loro patrimonio. Non volete capire che se il terreno è comunale è di proprietà di tutti e quindi ogni cittadino detiene una azione su tale proprietà, solo con la loro approvazione è possibile decidere cosa fare. Voi siete solo gli amministratori del bene pubblico e non degli impresari".