Fermato un ricettatore di bici e ciclomotori
di Redazione

Il Tribunale di Brescia ha confermato il fermo per il 34enne tunisino A.W., accusato di riciclaggio e ricettazione di ciclomotori e biciclette rinvenuti dai carabinieri di Nave presso la sua abitazione

 
Ieri è stato convalidato dal Gip del Tribuale di Brescia il fermo del 34enne tunisino A. W. residente in Nave, già con precedenti penali per spaccio di sostanze stupefacenti.
 
Un fermo operato dai carabinieri navensi lo scorso 5 agosto con l'accusa per il giovane di reati di riciclaggio e ricettazione avvenuti la sera del 2 agosto.
 
Successivamente i militari hanno redisposto un servizio di osservazione nei pressi dell'abitazione del tunisino, vedendolo uscire alla guida di un ciclomotore MBK, targato X3WYYD, e seguendolo sino alla pertinenza di un condominio in via Barcella a Nave, luogo in cui il 34enne è stato visto interloquire con due persone.
 
In quel frangente, riconosciuti i due militari, il tunisino ha abbandonato il ciclomotore sul posto, e si è dato immediatamente a una precipitosa fuga a piedi, riuscendo a far perdere le proprie tracce dopo aver attraversato il vicino parco del Garza, superato l’omonimo torrente e nascostosi tra la boscaglia.
 
Ritenendo che il fuggitivo potesse celare stupefacenti presso l'abitazione, i militari operanti l'hanno raggiunto e, informata la moglie dei fatti, hanno dato avvio alla perquisizione del locale, rinvenendo nel portafogli del marito due targhette metalliche identificative di telaio, ritenute possibile provento di furto.
 
Al termine della perquisizione i militari hanno recuperato anche il ciclomotore in precedenza abbandonato dal tunisino, per gli opportuni accertamenti, mettendolo sotto vincolo di sequestro probatorio.
 
Le successive interrogazioni alla Banca Dati Forze di Polizia ha permesso di acclarare che il ciclomotore, sprovvisto di targhetta identificativa di telaio, era oggetto di furto denunciato il 18 luglio; inoltre, la targa installata apparteneva a un altro ciclomotore rubato il 20 dicembre 2012; infine, un'altra targhetta identificativa di telaio era relativa a un terzo ciclomotore oggetto di furto denunciato lo scorso 29 luglio.
 
Di qui la richiesta del fermo per i reati di ricettazione e riciclaggio e l'applicazione di un'idonea misura a carico dell'indagato per il fondato pericolo di fuga: infatti, i carabinieri rinvennero anche un biglietto, a nome dello stesso tunisino, per la tratta marittima Genova-Tunisi, per il giorno 7 agosto 2013 ed a bordo di un autocarro cabinato.
 
Così, lunedì scorso i carabinieri di Nave, insieme alla Radiomobile di Gardone, hanno notificato al tunisino il decreto di fermo. Nell'occasione i militari hanno perquisito anche un ripostiglio attiguo all'abitazione, rivenendo un ciclomotore privo di targa e talio, venti biciclette di vari marche e tipologie, due autoradio, un kit avvitatore un trapano, un tagliaerba a motere e un tagliasiepe dei quali l'uomo non è stato in grado di giustificare la provenienza.
 
Per il 34enne la traduzione presso il carcere di Brescia, mentre due motorini sono stati identificati dai rispettivi proprietari e ulteriori accertamenti sono in corso per individuare anche i proprietari delle biciclette e degli altri oggetti in sequestro.