Muore un 45enne per una ferita alla gamba
di Erregi

Stava tagliando la legna in località Navone a Macheno, Giovanni Pè, ma la sega circolare che stava utilizzando come sempre si è sbilanciata finendogli addosso e ferendolo gravemente. A nulla sono valsi i soccorsi

 
Lavorava con i suoi parenti nel cascinale in località Navone, tra Marcheno e Tavernole sul Mella, Giovanni Pè, come da consuetudine, ma ieri qualcosa è andato storto: mentre tagliava la legna, la sega circolare gli è rovinata addosso, ferendolo in profondità ad una gamba e causandogli un'emorragia che non gli ha lasciato scampo.
 
Compensiilmente sotto choc i familiari: la mamma Lisetta, appresa la notizia, ha avuto un malore, mentre il marito della sorella Monica, Claudio, ha assistito sia all'incidente che alla sua tragica conclusione. Lui ha dovuto chiamare i soccorsi, intervenuti non senza difficoltà, considerando che il cascinale di Giovanni Pè, conosciuto da tutti come Gianni, è raggiungibile solo con mezzi fuoristrada.
 
A nulla è valso l'intervento dell'elisoccorso: una volta giunti in località Navone, i paramedici hanno solo potuto dichiarare il decesso del 45enne e a Marcheno e frazioni, immediatamente si sono diffuse la notizia e la disperazione, aumentata dal fatto che, solo un paio di ann fa, anche il padre di Gianni, Livio, originario della Valcamonica, era mancato improvvisamente.
 
Sul luogo del tragico incidente sono dovuti intervenire anche i carabinieri della squadra di Tavernole, coordinati dal capitano Pier Marco Borettaz, e le dinamiche dell'accaduto ancora sono poco chiare: Gianni, come tutti lo chiamavano, era esperto, sapeva quel che faceva, ma certe cose accadono nello spazio di un respiro.
 
Sconvolti familiari e amici, che parlano di Gianni come di un gran lavoratore e non si sanno spiegare come sia potuto succedere, o perché, mentre in paese tutti partecipano al lutto e si stringono alla famiglia di Gianni.
 
 
Fotografia "Giornale di Brescia"