Dissensi dalle minoranze sulla questione della Stu
di Paolo Gilberti

Nel corso del consiglio comunale di mercoledì 24 luglio la convenzione per lo scioglimento della società Stu è stata fatta senza il consenso dei rappresentanti di Rifondazione Comunista e Liberamente, che si sono astenuti dal voto

 
La convenzione per lo scioglimento della società "STU Nuova Piazza Spa" proposta dalla maggioranza non ha convinto i gruppi consigliari di Rifondazione Comunista e Liberamente, rispettivamente rappresentati dai consiglieri Marsilio Gatti e Walter Saresini.
 
Nella seduta del consiglio comunale dello scorso mercoledì i consiglieri Saresini e Gatti hanno presentato le proprie perplessità e contrarietà nei riguardi della convenzione proposta dalla giunta.
 
Marsilio Gatti nel suo intervento ha specifica: "Rifondazione Comunista ha presentato a tempo debito una specifica osservazione al Pgt, riferitasi esplicitamente all’area denominata ex area LMI, chiedendone la variazione d’uso; da edificabile a verde pubblico.
 
Erano cadute ormai le ragioni e la necessità di costruire per interesse privato sul suolo pubblico, dato che con il protrarsi nel tempo di tale operazione cadevano le possibilità nel breve periodo di ammortizzare la spesa – continua Gatti –, pensavamo e pensiamo che la nostra proposta fosse uno dei modi migliori di uscire da questa brutta vicenda, creata da una ventennale mala gestione amministrativa della cosa pubblica.
 
L'operato di questa amministrazione mi sembra dettato non dalla salvaguardia dello spazio pubblico e dell’interesse collettivo ma da vecchie ruggini tra persone che hanno la stessa ideologia politica e la medesima filosofia sulla gestione del territorio, considerato e gestito solo in termini liberistici e utilitaristici".
 
Anche Walter Saresini consigliere del gruppo Liberamente non è favorevole alla convenzione ed ha dichiarato: "Le modalità e i contenuti della convenzione in esame sono vaghi ed hanno toni e criteri vagamente ricattatori, che in futuro impediranno qualsiasi facoltà, da parte del consiglio comunale, di esercitare le proprie prerogative in regime di indipendenza e libertà di giudizio.
 
Con questa delibera la giunta ci chiede di votare una cambiale in bianco (a favore dei soci privati) dove le modifiche al Pgt rimangono a noi sconosciute".
 
Logicamente i consiglieri Gatti e Saresini non hanno partecipato al voto che ha sancito l'approvazione della delibera, e quindi della convenzione, grazie ai soli voti della maggioranza.