Gardone e la discussione sulla centrale a biomasse
di Erregi

C'è stato modo di discuterne con la popolazione triumplina anche attraverso un'assemblea, ma ancora molti sembrano essere i dubbi sulla possibile e futura realizzazione di una centrale per il termoriscaldamento in località Cornelle a Gardone

 
Non è la prima volta e certo non sarà nemmeno l'ultima che la popolazione della Vatrompia si riunisce in assemblea per discutere della possibile realizzazione di una centrale a biomasse sul territorio comunale di Gardone, nonostante tra la gente rimanga qualche dubbio.
 
C'è sicuramente chi sarebbe d'accordo e parla dei benefici del termoriscaldamento, ma la lista dei contro sembra essere altrettanto lunga, almeno stando a quanto dichiarano dal Comitato salute e ambiente triumplino, che lamenta anche la poca chiarezza sulla questione biomasse mostrata a loro dire dagli amministratori gardonesi.
 
Nodo principale della questione è l'inquinamento da Pm 10, le famose polveri sottili che, secondo gli esperti intervenuti alle assemblee, vengono emesse in quantità maggiore dalla combustione della legna che non da quella del gas.
 
La Comunità Europea sta effettuando stretti controlli sulle biomasse, ma nonostante i dubbi a Gardone qualche privato ha già manifestato il proprio interesse nella partecipazione all'avventura della creazione della centrale.
 
L'impianto dovrebbe nascere nella zona delle Cornelle e seguire il progetto "Naturaenergia", ma ciò che la popolazione vuole sia esaminato in primis è il rischio per i cittadini: inquinamento significa anche problemi di salute e l'innalzamento del pericolo di contrarre malattie quali il cancro.
 
Nel frattempo si attende che anche l'amministrazione dica la sua e certamente il progetto, per ora alle fasi preliminari, includerà e interpellerà la cittadinanza.