Via Zanardelli centro del degrado gardonese
di Erregi

Critica la situazione del centro storico di Gardone: via Zanardelli un tempo era centro nevralgico della vita cittadina, oggi invece sconta gli effetti di un progressivo abbandono delle attività commerciali, che oggi sono soltanto tre

 
Quella che un tempo era la strada più popolata e vivace di Gardone, quella delle botteghe e dei negozi, oggi è pressoché deserta e molte delle famiglie che vi abitavano hanno levato le tende: oggi via Zanardelli è abitata solo dal degrado, a quanto pare, anche se qualcuno ancora ci vive, ma rispetto agli anni ’60 questa sembra tutta un’altra strada.
 
Dove un tempo sorgevano oltre trenta esercizi commerciali, tra mobilifici, ferramente, negozi d’abbigliamento, salumerie, fruttivendoli, macellerie, panifici e osterie, oggi sopravvivono solo tre attività: l’abbigliamento Albina, il fruttivendolo Zanelli e un secondo negozio di vestiti, il Più o Meno, che fanno compagnia alla Bottega del Mondo, con prodotti del mercato equo e solidale.
 
Soluzioni sembrano non essercene: il ritornello è sempre lo stesso e il Comune, come anche gli investitori privati, non hanno la possibilità economica di spendere, i soldi non ci sono anche se si vorrebbe e se, in effetti, qualche tentativo c’è stato.
 
Resta il dispiacere, il senso di ciò che è andato perduto insieme alla chiusura di tutte quelle saracinesche e al trasferimento di tutte quelle famiglie.
 
Un centro storico che diventa deserto, arte, cultura, storia e tradizione che sprofondano nell'umidità, nel tanfo di chiuso e disuso.
 
Un dispiacere che, però, rimane tale e non ha voglia o possibilità di mutarsi in azione concreta e globale per cambiare le cose.
 
Forse servirebbe solo qualcuno che dia il buon esempio, forse basterebbe ricordare ciò che si è perso per farsi venir la voglia di riaverlo indietro.