Villa Carcina, 29enne torna a casa dopo tentato suicidio
di Redazione

Giovedì scorso un operaio si era allontanato di casa lasciando alla convivente di 26 anni una lettera nella quale paventava l'intenzione di suicidarsi a causa dei debiti di gioco di 6.000 euro. Ieri l'allarme è cessato e l'uomo ha fatto ritorno a casa

 
Lo scorso 13 giugno intorno alle 19.10 una ragazza 26enne residente a Villa Carcina aveva chiamato i carabinieri di Gardone per denunciare la scomparsa del proprio convivente, un operaio 29enne bresciano.
 
Lo stesso ragazzo la mattina d giovedì si era allontanato alla guida dell'autovettura del padre senza fare più rientro a casa, lasciando sul tavolo della cucina una lettera manoscritta nella quale affermava di aver accumulato debiti per una somma di 6.000 euro a causa del vizio del gioco alle macchinette videopoker.
 
Nello scritto il 29enne esternava l'intenzione di suicidarsi per evitare ulteriori dispiaceri ai suoi cari. Sulla base di quanto dichiarato dallo stesso sono poi iniziate le attività di ricerca da parte dei militari della Compagnia di Gardone.
 
La foto dell’uomo e l’autovettura sono state immediatamente diramate a tutti i comandi della Lombardia, passando sotto la lente d'ingrandimento degli investigatori anche tutte le sue frequentazioni nel tentativo di trovare qualche particolare utile a rintracciarlo.
 
Una vasta ricerca che però fortunatamente si è potuta sgonfiare ieri intorno alle 12, quando la 26enne convivente ha informato la stazione dei carabinieri di Villa Carcina di essere stata contattata dall’uomo il quale, pentitosi del gesto, le comunicava che stava facendo rientro presso la propria abitazione.