Gardone: nuovi poveri e pochi ricchi
di Erregi

Secondo i dati che emergono dalle dichiarazioni dei redditi relative al 2011, a Gardone sono finiti gli anni delle vacche grasse. Certo, i dati sono parziali e riguardano solo chi compila le dichiarazioni, ma nella loro incompletezza fanno riflettere

 
Gardone Val Trompia, un tempo capitale dell’economia valligiana, specie di quella legata al settore armiero, sta risentendo della crisi come il resto dei comuni italiani, almeno stando alle dichiarazioni dei redditi relative al 2011.
 
Sono 8.064 i cittadini gardonesi che compilano la dichiarazione dei redditi e di questi una maggioranza di 1.025 rientra in una fascia che va dai 28 ai 55 mila euro annui, 130 sono i cittadini che guadagnano dai 55 ai  75 mila euro e solo 103 coloro che ne percepiscono più di 75 mila all’anno.
 
Le persone residenti al di sotto della soglia dei 20 mila euro annui sono 4.944 e ben 1.872 non raggiungono che guadagni della metà: 10 mila euro all’anno. Ai vertici, partendo dall’alto, solo due cittadini con un reddito superiore ai 300 mila euro e otto con entrate tra i 2 e i 300 mila, seguiti dai 44 gardonesi tra i 100 e i 200 mila euro di entrate.
 
All’ultimo gradino, però, i dati disegnano anche situazioni di grande disagio, persone che dichiarano mille euro all’anno. E questi sono i soli dati verificabili, quelli di quanti compilano la dichiarazione dei redditi, ma anche con dati così parziali, ci si rende facilmente conto di quanto la situazione sia difficile per molti.
 
Il settore armiero, da sempre la punta di diamante dell’economia gardonese, non basta più, sebbene resti prestigioso e trainante, a garantire benessere a tutti i residenti, e gli artigli della crisi graffiano un po' tutte le categorie economiche, con sempre meno cosiddetti ricchi e sempre più nuovi poveri.