La grande festa alpina di Marcheno
di Andrea Alesci

Ieri migliaia di Penne nere appartenenti ai 158 gruppi bresciani hanno invaso le vie del paese triumplino, sfilando in corteo da Aleno alla chiesa parrocchiale accompagnati dalle musiche della Fanfara Tridentina e della banda "Cico Gottardi" di Gardone

 
Benedetti da un sole e una giornata davvero primaverile, gli alpini bresciani hanno potuto riempire le vie di Marcheno sin dal mattino di ieri.
 
Un'invasione di Penne nere nel giorno della "Festa della Repubblica", con i tricolori che sventolavano dalle finestre e già all'aprirsi della Media Valle hanno accolto i 158 gruppi giunti a Marcheno più i due di Valcamonica e Salò-Montesuello.
 
Un corteo per le vie del paese insieme ai sindaci della Valtrompia (la marchenese Barbara Morandi in prima fila) al presidente della Comunità montana Bruno Bettinsoli ed alle autorità militari come Davide Forlani e Luigi Rossi, rispettivamente presidente e comandante delle truppe alpine del VI Reggimento di Brunico, al quale ha servito il centenario Giacomo Vivenzi detto "Cumilì".
 
Una giornata speciale che il "vecio" Cumilì non si è fatto mancare, assistendo come tutti  presenti alle musiche eseguite dalla Fanfara della Tridentina e dalla banda "Cico Gottardi" di Gardone, con quella motivazione in più per i marchenesi che quest'anno ricordano il 75° anniversario dalla nascita del gruppo alpino di Marcheno.
 
Un evento preparato con grande dovizia già da molti mesi, verso il quale il paese e la Valle intera si sono rivolti conuna serie di iniziative messe in piedi congiuntamente dai tre gruppi guidati da Giacomo Contessa (Marcheno), Maurizio Sanzogni (Brozzo) e Amelio Bertussi (Cesovo).
 
Così è trascorsa una lunga intensa giornata tra alzabandiera, cori alpini levati al cielo, mostre che ricordavano la storia delle Penne nere per il proprio Paese, una lunga emozionante sfilata dalla frazione di Aleno alla parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo per la S. Messa. E il pranzo per migliaia di alpini giunti da tutta la provincia.
 
Tutto dentro un appuntamento valligiano che al termine della giornata l'ammaina bandiera ha salutato ufficialmente, dando appuntamento ad alpini e simpatizzanti a Cortefranca 2014.