La liberatoria assurdità di «Prince Avalanche»
di Andrea Alesci

Non si conosce ancora la data d'uscita italiana del nuovo film di David Gordon Green, una commedia on the road che racconta la storia di due operai manutentori di una strada sperduta nel Texas interpretati da Paul Rudd ed Emile Hirsch

 
Metti insieme la plastica comicità di Paul Rudd e il giovanile esuberante volto di Emile Hirsch. E basta. Null'altro serve alla riuscita di un piccolo gioiellino cinematografico che ancora non ha una data d'uscita italiana.
 
"Prince Avalanche", commedia on the road di produzione americana, remake di un film islandese e diretto da David Gordon Green che proprio per la regia di questo film ha vinto l'Orso d'argento alla Berlinale dello scorso febbraio.
 
Una storia tanto assurda e scarna quanto potenzialmente liberatoria, con Alvin (Paul Rudd) e il cognato Lance (Emile Hirsch) che si muovono lungo una strada per compiere il loro lavoro di manutenzione.
 
Un'estate del 1988 da trascorrere lontano dalla loro città, in mezzo a una foresta danneggiata da un incendio e costretti a convivere tra litigi e ostacoli che si frappongono sulla strada dei due personaggi, così diversi tra loro: Alvin posato e dedito alla scrittura di lettere d'amore per la sua fidanzata; Lance frustrato e nervoso dall'essere nel bel mezzo del nulla, lontano dal clima festaiolo cui era abituato.
 
"Prince Avalanche" ci trasporta dentro una storia semplice, con tre soli attori (il terzo è un misterioso camionista impersonato da Lance LeGault) e un'atmosfera di malinconica assurdità che ci fa assaporare un prezioso racconto fuori dell'ordinario (modo di pensare).
 
Qui sotto il trailer italiano.