Sarezzo, oggi l'ultimo saluto all'operaio Matteo Canta
di Redazione

Oggi alle 15.30 nella chiesa parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita si svolgono le esequie del 56enne Matteo Canta, morto lo scorso 18 maggio per le gravi ustioni riportare nella caduta in una vasca di raffreddamento alle Acciaierie Venete

 
Sono trascorsi dodici giorni dalla morte di Matteo Canta, l'operaio di 56 anni che lo scorso 8 maggio si ustionò il 90% del corpo, cadendo in una vasca di raffreddamento mentre svolgeva il suo lavoro alle Acciaierie Venete.
 
Ieri la salma è stata trasferita dal Centro grandi ustioni di Verona alla camera mortuaria dell'ospedale di Gardone, oggi famigliari e amici potranno porgere a Matteo l'ultimo saluto nei funerali che si terranno alle 15.30 presso la parrocchiale di Sarezzo.
 
Un episodio tragico che aveva ridotto l'uomo in fin di vita per le gravi lesioni riportate nella caduta all'interno di quella vasca utilizzata per raffreddare l'acciaio.
 
Una lotta tra la vita e la morte che lo scorso 18 maggio non ha lasciato più speranza a Matteo Canta. Oggi i suoi colleghi saranno in sciopero, così come (per due ore) i dipendenti delle Acciaierie Venete di Mura e di altre ditte triumpline tra cui Pintinox, Isval, Redaelli, Banco nazionale di prova, Timken e Beretta.
 
Uno sciopero silenzioso per unirsi al dolore della moglie Carmela, dei figli Tiziana e Angelo e del fratello Gioacchino.
 
Alla funzione religiosa di oggi alle 15.30 sarà presente anche il sindaco di Sarezzo Massimo Ottelli con indosso la fascia tricolore per sottolineare il tema delle morti bianche sul lavoro.