«Gener.Action», un magazine triumplino sull'intercultura
di Andrea Alesci

La settimana scorsa è stato ufficialmente presentato "Inteculture Gener.Action", la rivista realizzata come obiettivo finale del progetto "GenerAzioni" da una redazione di sette studenti degli istituti di Sarezzo, Gardone e Lumezzane

 
Ci hanno messo la faccia e anche tanto impegno i ragazzi che in quest'ultimo anno sono riusciti a dare vita a "Interculture Gener.Action", la prima rivista interculturale della Valtrompia.
 
Un progetto sviluppato da alcuni ragazzi del "Primo Levi" di Sarezzo, del liceo "Beretta" di Gardone e del liceo di Lumezzane che ora è divenuto qualcosa di concreto, qualcosa che possa spiegare che cos'è stato negli ultimi due anni il macro-progetto "GenerAzioni".
 
"GenerAzioni - spiega Valter Tanghetti della coop. Il Mosaico e uno dei coordinatori del progetto - è stato portato avanti per perché la Valtrompia è un'area considerata a forte processo immigratorio. Nel suo territorio e nelle sue scuole superiori vi è un’elevata percentuale di cittadini (10%) e studenti (14%) di origine straniera.
 
Una problemtaica che coi ragazzi abbiamo voluto intraprendere, scegliendo la via dell’intercultura, cioè attuando politiche d’intervento che creassero uno scambio volto alla crescita culturale e sociale del territorio. Un'opportunità resa poi fattivamente possibile grazie al bando di Fondazione Cariplo su ‘Educazione interculturale nelle scuole superiori’".
 
Sviluppato nell’arco di un biennio scolastico, GenerAzioni si è articolato in differenti capitoli operativi, dei quali il magazine appena redatto mette in atto una sintesi perfetta.
 
"Il lavoro fatto dai ragazzi - spiega la professoressa Fulvia Pasinelli - è stato quello di creare una vera e propria redazione giornalistica che potesse dar vita a una pubblicazione nel segno dell'intercultura. Per questo già a maggio dell'anno scorso si era cominciato a preparare il terreno, prima che a settembre inziasse il lavoro sotto l'abile regia dell'etnografo Franco Ghigini, con l'aiuto di alcuni insegnanti e la partecipazione attiva di un gruppo di ragazzi che nel corso del tempo è andato consolidandosi".
 
Una giovane redazione formata da ragazzi di seconda, terza, quarta e quinta, che nel corso del tempo s'è "smagrita", arrivando alla sua composizione di lavoro definitiva: Alina Sajid e Hasan Latif originari del Pakistan; Gloria Barbarasa e Victoria Barbarasa della Moldova; Giulia Cominotti, Cecilia Zamboni e Mirco Vinante.
 
Sette abili e determinati studenti che ogni quindici giorni si ritrovavano per una riunione di redazione insieme al tutor Franco Ghigini per riuscire a dare vita al numero Zero di un magazine di otto pagine al quale da mesi ha fatto da supporto anche una parte digitale.
 
"Perché il lavoro fosse anche 2.0 - sottolinea Franco Ghigini - con i ragazzi abbiamo deciso di aprire anche una pagina facebook, sulla quale trasferire le esperienze che andavano maturando man mano e arricchendola anche con due rubriche (letteraria e cinematografica) grazie al supporto di Elena Brognoli della cooperativa Colibrì".
 
Un magazine di otto pagine che dal collage fotografico con 32 volti di etnie differenti della copertina procede attraverso un redazionale (in italiano, inglese e urdu), discussioni, presentazioni, resoconti di vivaci incontri redazionali, racconti di esperienze e una finale riflessione in forma di manifesto sulla drammatica vicenda della coraggiosa studentessa pakistana Malala Yousafzai, che dal suo paese segnala come la cultura musulmana sia più composita di quanto si pensi.
 
Un numero (per ora) unico quello di "Interculture Gener.Action", ma germe fruttifero per una lunga serie che potrà essere portata avanti da altri studenti con la voglia di mettere in moto il pensiero e servire un'ideale che renda l'intercultura una realtà.
 
In questi giorni il magazine è in distribuzione gratuita in tremila copie presso gli istituti scolastici superiori e le biblioteche della Valtrompia.
 
 
Nelle foto, dall'alto in basso: la copertina del magazine "Interculture Gener.Action"; la presentazione del lavoro insieme a Franco Ghigini; alcuni ragazzi della redazione con gli insegnanti che hanno preso parte al macroprogetto "GenerAzioni"; la redazione al lavoro.