L'ultimo saluto di Caino al suo Sindaco
di Ubaldo Vallini

Verranno celebrati oggi alle ore 15 partendo dall'abitazione di Villaggio San Giuseppe, i funerali di Giovanni Merigo, a lungo sindaco di Caino. Sono trascorsi pochi anni dalla sua uscita di scena come amministratore, ma sembra un'altra epoca

 
Sei mandati consecutivi, dal 1970 al 1996. E anche l'ultima volta venne eletto con il 60 per cento dei voti. Poi decise di farsi da parte, ché era tempo che il primo cittadino lo facesse qualcun altro.
 
Un impegno lungo quanto intenso quello di Giovanni Merigo, che gli ha fatto meritare l'appellativo di "Il Sindaco" di Caino. Tale è rimasto nel cuore di molti fino ai giorni nostri.
 
Giovanni Merigo non è più fra i vivi e saranno in molti alle 15 di oggi ad accompagnarlo per i suo ultimo viaggio, a stringersi attorno alla moglie Tina Seggioli e ai sei figli che gli ha dato.
 
Lo ricorderanno come sergente Alpino, grado che meritò nel ruolo di istruttore a Verona. Di lui si dirà che è stato Maestro del Lavoro, meritando l'onorificenza nella sua lunga carriera alla Franchi Armi, dove entrò come semplice impiegato e divenne direttore generale.
 
Soprattutto verranno richiamate alla memoria le sue straordinarie capacità di amministratore. Caino gli deve quasi tutto quello che ha permesso al paese di crescere e progredire. A partire da un momento in cui - i primi anni Settanta - il piccolo centro sulle rive del Garza stava perdendo le scuole elementari per mancanza di alunni, preludio di ogni smantellamento del tessuto sociale.
 
Doppia la ricetta. Da una parte l'edilizia residenziale che ha preso il nome di Villaggio San Giuseppe, Villaggio San Rocco, per due volte Villaggio Amicizia.
 
Dall'altra il nuovo edificio scolastico, la biblioteca, il cimitero, il Centro sportivo e quello sociale dove hanno trovato spazio ambulatori e anziani, un depuratore fin dal 1982.
 
Merigo è stato un innovatore, facendo leva sulla sua capacità di mediazione, sul coinvolgimento delle diverse "anime" del paese e sulla lungimiranza.
 
Come dimenticare le modalità di gestione del Centro sportivo (ancora oggi sono le stesse), quando fondò la Polisportiva mettendo attorno ad uno stesso tavolo e con la voglia di puntare a comuni obiettivi tutte le associazioni del paese, aggiungendovi solo pochi rappresentanti dell'amministrazione.
 
Merigo è stato un punto di riferimento, non solo valligiano, per l'associazionismo cattolico e per la Dc. I riferimenti si chiamavano Padula, Martinazzoli, Salvi, Gitti.
 
"Il Sindaco" di Caino rifiutò sempre anche indennità di carica o rimborsi spese, devolvendo le cifre a favore della parrocchia o dell'asilo.
Ma erano altri tempi.