Sversamento: il Gobbia diventa olivastro
di Andrea Alesci

Come evidenziano le fotografie il torrente Gobba che scende da Lumezzane si presentava in queste condizioni stamattina in località Valgobbia a Sarezzo e nella frazione lumezzanese di Valle, effetto dell'ennesimo ignobile sversamento

 
Se il caso Pcb della Caffaro di Brescia è urgentemente passato sul tavolo nel neoministro dell'Ambiente Andrea Orlando, allo stesso modo sarebbe ottima cosa per le amministrazioni comunali della Valle portare all'attenzione di tutta Italia la drammatica situazione del Gobbia e del Mella.
 
Oltre all'attesa pluridecennale di un efficace sistema di depurazione per l'intera Valle, sono gli sversamenti di ignoti (?) criminali a colpire con violenta inciviltà la salute dei fiumi, specie del torrente Gobbia che scende da Lumezzane.
 
Stamattina le sue acque si presentavano con questa colorazione tra l'oro e l'olivastro, effetto dell'ennesimo sversamento effettuato a monte, contando sulla piena del torrente provocata dalle ingenti piogge di questi giorni.
 
Sopratutto, l'immondo gesto di chi ancora una volta disprezza il territorio nel quale abita, mettendo in pericolo la salute (già compromoessa) del torrente Gobbia e degli abitanti della Valtrompia, che in questi ultimi anni si stanno spendendo nella difesa del corso d'acqua con civili battaglie di comitato.
 
Ora è davvero giunto il momento di scovare i colpevoli che s'annidano in Valle, se necessario facendo del caso una questione che meriti l'attenzione dell'intero Paese.
 
 
Nelle foto, dall'alto in basso: tre immagini di Marco Bossini della situazione del Gobbia in località Valgobbia a Sarezzo; uno scatto di "Generazione Lumezzanese" nella frazione valgobbina di Valle.