Un approccio più storico, questa volta, nel lavoro del professor Carlo Sabatti, originario della frazione di Magno ma residente a Inzino: rispetto al volumetto uscito nel 1983, questa nuova, ampliata versione di “La Pieve di San Giorgio” non pone l’attenzione solo sulle ricchezze artistiche della chiesa inzinese, ma soprattutto sulla sua rilevanza storica.

 

“La Pieve di Inzino- racconta l’autore-viene citata negli archivi della Diocesi di Milano come una delle comunità cristiane e precristiane più antiche della Lombardia ed è stata responsabile della cristianizzazione di tutta la Media Valle”.

 

Un lavoro, quello di Sabatti, fortemente voluto già dal precedente parroco don Eugenio Panelli e riconfermato dall’attuale, don Gabriele, e al quale moltissimi privati cittadini inzinesi hanno voluto contribuire, nonché la quasi totalità delle piccole-medie industrie di zona.

 

Grazie alla meticolosa e lunga ricerca di Sabatti nell’archivio parrocchiale, recentemente risistemato, nell’archivio comunale e in quello storico diocesano di Brescia, questa monografia risulta essere il lavoro, la condensazione di un lavoro che perdura da oltre trent’anni, il frutto della passione del professore e autore, che aggiunge un altro titolo ad una lista di pubblicazioni che supera le trenta unità.

 

All’interno del volume, inoltre, innumerevoli fotografie e una scheda storica che accenna all’istituzione del Comune di Inzino, soppressa nel 1927 ma già citata in una pergamena appartenente alla parrocchia e datata 1285: ben prima della creazione del comune di Gardone e di Magno.

 

Un volume, quindi, che non dovrebbe mancare nella libreria di un inzinese che si rispetti e che, in occasione della presentazione di questa sera, alle 20.30 nella parrocchiale, verrà venduto al prezzo ribassato di 15 euro.

 

Da domani in poi, invece, nelle librerie e nelle edicole si potrà acquistare al prezzo di copertina di 25 euro e tutto il ricavato verrà devoluto in beneficenza alla parrocchia stessa. Al termine della presentazione di stasera, inoltre, verrà inaugurata, nella sala grande della canonica, un’esposizione dedicata al culto di Sant’Antonio Abate e curata da Mario de Ruitz, e non mancherà un ottimo rinfresco per tutti gli ospiti.