Cinque giovani marchenesi volontari in Burkina Faso
di Erregi

Un viaggio di quelli che non si dimenticano, in uno dei paesi più poveri di tutto il mondo e nel ricordo dolceamaro di un caro amico, Andrea Fausti, in onore del quale a Nanoro è attivo un progetto di solidarietà e sostegno ai giovani

 
Sono partiti a gennaio Luca, Riccardo, Daniele, Gianluca e Alessia, alla volta del Burkina Faso in rappresentanza del progetto “Andrea Vive”. Stanziati presso l'ospedale dei padri Camilliani a Nanoro, nei giorni di permanenza hanno potuto verificare l'andamento del Centro di Formazione professionale nato nel 2008 in memoria dell'amico Andrea Fausti.
 
Ad ottobre del 2012 è infatti partito il secondo ciclo triennale di studi. Oltre ai corsi di falegnameria e saldatura, in occasione dell'arrivo dell'elettricità nel paese, è stato introdotto un nuovo corso per elettricisti su richiesta del comitato di gestione locale.
 
Attualmente gli alunni iscritti sono 31 tra ragazzi e ragazze, rispettivamente così distribuiti: 8 falegnameria, 8 saldatura, 15 elettricisti. Durante il soggiorno il gruppo Andrea Vive ha svolto diversi lavori di manutenzione: si è occupato dell'acquisto di materiali e macchinari per la dotazione dei laboratori pratici della scuola, in particolare una piegatrice e nuove saldatrici per il laboratorio di saldatura.
 
Si è provveduto alla chiusura di un portico adibito alla sistemazione dei macchinari di falegnameria, arrivati con un container dall'Italia a novembre del 2012, alla realizzazione di quadri elettrici e riparazione attrezzi non funzionanti.
 
Molte anche le opere di volontariato, svolte sia presso il centro di malnutrizione dell'ospedale, con la sistemazione di una sala operatoria dell'ospedale che con la manutenzione al centro delle suore camilliane.
 
"La scuola procede bene, dobbiamo proseguire in questa direzione", questo è il pensiero comune del gruppo che ha constatato come la realtà del centro abbia fornito ai giovani di Nanoro un'opportunità in più per crescere e trovare occupazione.
 
Uno dei problemi che affligge il paese, sottolineato anche in occasione dell'incontro con il Re di Nanoro Naba Tigre, è la mancanza di professionalità: essere in grado di fare e di produrre lavoro di qualità.
 
Obiettivi futuri del progetto sono migliorare le dotazioni della scuola per renderla sempre più efficiente e nel breve periodo, il comitato vorrebbe realizzare la costruzione di un hangar accanto alla scuola per sistemare le nuove macchine di saldatura e dare ai ragazzi più spazio coperto per svolgere le attività di pratica dei laboratori.
 
Esiste inoltre la possibilità di sostenere i nostri ragazzi tramite una borsa di studio del costo di 70 euro, necessaria a coprire le tasse scolastiche annuali e la quota di iscrizione. Per contatti e ulteriori informazioni:  andreavive7@gmail.com, o pagina Facebook “Andrea Vive per Nanoro”.