Bovezzo e quel 2 aprile per le vittime di via Brede
di Rosa Casari

Martedì alle ore 18 presso il parco urbano "2 Aprile" si terrà la commemorazione delle cinque persone che nel 2000 persero la vita nello scoppio della palazzina di via Brede 19. Interverranno sindaco, vicesindaco, parroco e l'attore Filippo Galanda con una lettura scenica

 
Martedì 2 aprile saranno già tredici anni da quando un boato fece tremare gli abitanti del quartiere di via Brede a Bovezzo: allora una fuga di gas causò uno scoppio all'interno di una palazzina al civico 19 e la morte di 5 persone.
 
Cinque vittime che a distanza di tanto tempo il paese valtrumplino ricorda sempre, come farà anche questo 2 aprile alle ore 18 all'interno del parco urbano "2 Aprile".
 
Una commemorazione dinanzi a quel monumento commemorativo realizzato l'anno scorso dall'artista Vinicio Momoli e sottto il quale sono riportati i nomi delle cinque vittime: Roberto Archetti (44 anni), il figlio Luca Archetti (8), Carlo Bonardi (19), Cristina Faccio (30), Angelo Pizzuto (35).
 
Il ricordo comincerà con una lettura scenica ad opera dell'attore Filippo Galanda, quindi parola al sindaco Antonio Bazzani e al vicesindaco Nicola Fiorin, prima della chiusura riservata al momento di riflessione e preghiera a cura del parroco di Bovezzo don Giuseppe Facconi.
 
 
Nelle foto, dall'alto in basso: un'immagine dopo lo scoppio del 2 aprile 2000; il monumento "Ombre di via Brede" realizzato dall'artista Vinicio Momoli.