Massimo Cantoni e il meleto di San Colombano
di Redazione

Un'altra scommessa azzardata ma vinta: in Alta Valle gli esempi di intraprendenza non mancano di certo, come quello del giovane Massimo Cantoni, che ha voluto puntare sul territorio, sulla terra di casa sua e sui prodotti che vi nascono

 
Ormai i casi sono numerosi, ed è possibile fare un vero viaggio nelle nuove «leve imprenditoriali» che, quarantenni e anche meno, investono nel turismo ma anche nel rilancio agricolo dell´alta Valtrompia. Le sorprese sono continue e hanno una radice comune: i protagonisti credono nelle potenzialità rappresentate da ambiente e prodotti
 
L´ultima storia parte (o meglio arriva) da un bicchiere di squisito succo di mela fresco gustato in pasticceria a San Colombano: viene versato non dalla solita piccola confezione ma da una bottiglia di vetro. L´occhio corre all´etichetta che recita «Canton Mela - Azienda agricola Cantoni Massimo località Fondo Tesola Memmo». E la curiosità si trasforma subito in una visita con la compagnia di Massimo
 
Tesole è vicino alla santella di Memmo, all´incrocio verso Fiale da una parte e Serramando dall´altra. Giorni fa, pur così vicini al Maniva, abbiamo potuto apprezzare le qualità termiche della zona. «La risorsa è il Sole che attraversa la proprietà di famiglia dall´alba al tramonto - spiega l´imprenditore -: circa 2 ettari e mezzo terrazzati». 
 
Lui, classe 1984, ha fatto tre anni di scuola pasticcera, ed era già impegnato nella mini filiera della famiglia attiva da decenni con ristorazione, forneria, bar e appunto pasticceria. E dato che per fare le torte servono anche le mele hanno pensato di utilizzare quei lunghi terrazzamenti sul declivio.
 
Iniziarono con un pesco, e la pianta produsse cose buone. Poi, con i suggerimenti dell´amico agronomo Matteo Analotti, cinque anni fa misero a dimora duemila piantine di melo dotandole di un dispositivo di irrigazione alimentato da una sorgente locale. L´anno scorso l´impianto ha regalato dai 10 ai 12 chili per ogni pianta. E soddisfatte le esigenze delle torte è stata avviata anche la trasformazione in un
succo completamente ecobiologico: circa 600 litri. 
 
Massimo ha aperto un´impresa, il fratello Sergio segue la parte burocratica e il padre Ennio sovrintende. E tutti hanno pensato a come mantenere l´esclusiva del prodotto. Così ecco l´inizio (recente) della costruzione di un agriturismo sopra il meleto: sette camere con servizi, sala soggiorno e cucina, salone multiuso all´ultimo piano e una piccola scuderia. Il cliente potrà sperimentare un´attività nuova e godere della pace dei monti.
 
Scavando le fondamenta hanno accumulato tutte le pietre, il famoso «sales» locale dal colore brunastro, che sono in lavorazione per farne il rivestimento di muri di contenimento e pareti a vista. Insomma: un investimento da mezzo milione per valorizzare tutto ciò che il posto offre

Fonte: Edmondo Bertussi, "Bresciaoggi", 19 marzo 2013.