Ancora in calo le esportazioni bresciane
di Redazione

I segnali di rallentamento dei flussi commerciali con l'estero, manifestati nei primi tre trimestri del 2012, sono proseguiti nell'ultima parte dell'anno, secondo il Centro studi di Aib

 

I dati Istat a dicembre 2012, diffusi a livello provinciale, indicano una diminuzione delle esportazioni dell’1,4% rispetto a dicembre 2011 e un calo delle importazioni del 12,4%. La dinamica negativa delle esportazioni risulta in contro tendenza rispetto sia alla Lombardia (+ 3,7%) che all’Italia (+ 4,3%); quella delle importazioni è decisamente più ampia rispetto al dato nazionale (- 5,6%) e a quello regionale (- 8,0%).

Complessivamente, nel totale dello scorso anno, le esportazioni in provincia di Brescia si sono attestate a 13.381 milioni di euro e le importazioni a 7.191 milioni, con un saldo positivo di 6.190 milioni di euro.

La flessione delle esportazioni riguarda praticamente tutti i settori produttivi, anche se con intensità diverse in relazione alla diversa composizione della domanda estera. A livello settoriale, i comparti caratterizzati dal calo più consistente sono quelli legati al “sistema moda” (tessile, abbigliamento, cuoio), i prodotti del legno e della carta, gli autoveicoli e altri mezzi di trasporto. Per quanto riguarda la destinazione geografica, i mercati più penalizzati dal calo delle esportazioni bresciane risultano: Cina, Spagna, Germania e Francia.

Questi, in sintesi, i risultati più significativi che emergono dalle elaborazioni effettuate dal Centro Studi AIB sui dati Istat del commercio internazionale.

Le esportazioni
Le esportazioni nel complesso del 2012 hanno registrato una diminuzione dell’1,4% rispetto al totale del 2011, mentre hanno rilevato un aumento del 6,6% sul trimestre precedente, che tuttavia era risultato un periodo particolarmente debole.

Al calo delle vendite all’estero delle imprese bresciane hanno concorso soprattutto i seguenti settori: prodotti tessili (- 17,2%), cuoio e prodotti in cuoio (- 15,2%), articoli di abbigliamento e pellicce (- 13,3%), legno e prodotti in legno (- 17,6%), carta e prodotti di carta (- 8,7%), autoveicoli e altri mezzi di trasporto (- 5,8%), macchine e apparecchi meccanici (- 2,9%), prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali (- 2,2%). Si segnala invece un aumento delle esportazioni nei comparti: prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (+ 16,0%), prodotti delle miniere e delle cave (+ 16,7%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+ 3,3%), metalli e prodotti in metallo (+ 2,3%).

A livello geografico, il calo più consistente delle esportazioni si è registrato verso i mercati di: Cina (- 23,5%), Spagna (- 12,4%), Germania (- 5,2%) e Francia (- 5,1%). Le vendite verso gli Stati Uniti hanno invece registrato un incremento del 20,4%.

Le importazioni
Le importazioni hanno registrato una diminuzione del 12,4% sul 2011, mentre il quarto trimestre del 2012 ha segnato una crescita dell’11,5% sul trimestre precedente.

La contrazione delle importazioni bresciane è dovuta, soprattutto, ai settori: prodotti delle miniere e delle cave (- 42,0%), articoli di abbigliamento e pellicce (- 26,6%), metalli e prodotti in metallo (- 15,8%), legno e prodotti in legno (- 15,8%), autoveicoli e altri mezzi di trasporto (- 14,7%), prodotti tessili (- 14,5%), prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali (- 13,3%), apparecchi elettrici e di precisione (- 10,2%).

A livello geografico, il maggiore calo delle importazioni si registra in provenienza dai mercati degli Stati Uniti (- 20,5%), Cina (- 18,2%), Spagna (- 19,2%), Turchia (- 16,7%), Regno Unito (- 15,5%), Germania (- 12,3%), Francia (- 10,5%).

Il saldo import-export
L’interscambio con l’estero delle imprese bresciane ha registrato nel 2012 un saldo positivo di 6.190 milioni di euro, contro i 5.354 milioni del 2011, con un incremento del 13,5%.