«Valeva la pena» riporta in vita Falcone e Borsellino
di Erregi

Dalla collaborazione fra i Comuni di Sarezzo e Gardone è nato un doppio appuntamento teatrale di impegno civile, con uno spettacolo che andrà in scena mercoledì 13 e 20 marzo in un dialogo immaginato tra i due giudici uccisi dalla mafia

 
Scritto e interpretato da Luciano Bertoli, "Valeva la pena" è un dialogo immaginario, che avviene tra Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, entrambi impersonati da Bertoli con semplici e veloci cambi d'abito.
 
In maniche di camicia e con in mano la famosa agenda rossa a indicare Paolo Borsellino, in giacca e con in mano accendino o sigaretta per Giovanni Falcone. Di loro si racconta che quando erano ancora adolescenti giocavano a pallone nei quartieri popolari di Palermo e che fra i loro compagni di gioco c’erano probabilmente alcuni ragazzi che in futuro sarebbero diventati uomini di “Cosa Nostra”.
 
Ripercorrendo alcuni fatti realmente accaduti nella loro vita e attraverso alcune loro frasi e quelle di alcuni testimoni del nostro tempo quali Alberto Dalla Chiesa, don Pino Puglisi, don Tonino Bello, è nato questo spettacolo, che fa incontrare i due giudici e li fa interagire in una sorta di dialogo impossibile su ciò che loro pensavano del dovere, delle mafie, della morte.
 
Attraverso il racconto tratto dal libro di J. Giono "L'uomo che piantava gli alberi", raccontato immaginariamente da Borsellino, si vuole sottolineare la gratuità nell'impegno e nella passione, sempre più difficile da trovare ai giorni nostri.
 
Il primo appuntamento sarà al teatro San Faustino di Sarezzo mercoledì 13 marzo alle 21, il secondo presso il teatro di Inzino mercoledì 20 marzo alle 10, per una replica dedicata agli studenti.