La Futura Democrazia Diretta e il Capitalismo
di Dru

Dru esprime le sue valutazioni sul caso emerso nei giorni scorsi dalle pagine de "L'espresso", che coinvolge direttamente alcuni famigliari di Beppe Grillo


In questi giorni è venuto alla ribalta il caso del marito della cognata di Beppe Grillo, caso emerso sulle pagine del settimanale l'Espresso, il cui editore, DeBenedetti (=capitalismo), è tessera numero uno del partito democratico.
Il caso o scoop, come piace dire agli americani, e anche per quelli che scrivono in nome del Capitalismo nostrano, sarebbe che il marito della cognata di Grillo avrebbe tentato, con diverse imprese a suo nome o dove lui partecipava, di fare impresa in Costa Rica: luogo dove lui con sua moglie e il figlio sono vissuti per anni e dove lui  gestiva una discoteca.
 
Il "Capitalismo" ci vede dietro la mano lunga dei soldi di Beppe Grillo, soldi fatti in Italia e poi esportati nei paradisi fiscali e infine scudati per il loro rientro, questo il teorema abozzato sulle belle pagine dell'Espresso, Walter Vezzoli si difende così sulle pagine del "Il Fatto Quotidiano": «l'articolo parla di un resort che non esiste e che non doveva neppure esistere. Il mio sogno era quello di creare 30 abitazioni autosufficienti dal punto di vista energetico, con depuratori che riciclassero l'acqua piovana, pannelli solari. Le pale eoliche. Un sogno. Solo che non ho mai trovato gli investimenti e quindi il villaggio è rimasto sulle scartoffie di società aperte e chiuse. I giornali oggi mi indicano come l'uomo delle società anonime all'estero, ma io all'estero vivevo. In Costa Rica è cresciuto mio figlio, io ero il proprietario di una discoteca: dove avrei dovuto registrare le società? A parte che non ho un centesimo, ma non c'era niente da scudare. Perché lì lavoravo e avevo progetti. Beppe Grillo? Non é mai stato in Costa Rica. Investimenti di Grillo? Ma di cosa stiamo parlando? Vedrò cosa fare, se ci sono gli estremi di una querela. Ma il resort di cui parla l'Espresso non esiste, non è mai esistito. Io andai a vedere 30 ettari di terreno e nelle mie intenzioni 15 dovevano essere edificati. Ma non ho comprato neanche un metro. "Armonia Parvin", quella che viene additata come una fantomatica società e forse riconducibile a Grillo era un negozio di prodotti biologici di 20 metri quadri, poi chiuso perchè non produceva guadagni. Parvin è il nome della moglie di Grillo, ma la titolare del negozio era appunto la sorella di Parvin. Poteva semplicemente piacerle il nome.»
 
Oggi "la democrazia diretta" sui suoi canali risponde così agli attacchi del "Capitalismo" con questo bell'articolo: "UUUUH! Unipol!" , la famosa banca del PD dell'ormai famoso "allora abbiamo la banca" urlato in giubilo al telefono dal Fassino, dirigente del PD , caso che tanto fa tribulare i tribunali di oggi per incastrare Berlusconi, reo di aver pubblicato le intercettazioni fra i dirigenti della banca e i dirigenti del partito Capitalista, ehm scusate del partito democratico, unico caso che la magistratura ha sentito il dovere di indagare per ciò che concerne le pubblicazioni di intercettazioni, dove programmi televisivi e attorucoli e comparse ne hanno fatto un motivo di ricchezza propria e dei loro partiti per oltre vent'anni.
La "democrazia diretta" risponde al "Capitalismo" per ciò che concerne le cose che i partiti dovrebbero aggiustare qui: http://www.beppegrillo.it/. sul nuovo caso Unipol, nuovo si fa per dire.
 
Dru
 

 
Per dovere di cronaca, c'è da aggiungere che sul "caso Unipol" è stato celebrato un processo.
Per la pubblicazione di quelle intercettazioni i giudici hanno sentenziato un anno di carcere a Silvio Berlusconi, due anni e tre mesi al fratello Paolo.
A Fassino un risarcimento di 80 mila euro.
Accuse che però difficilmente verranno confermate in appello, visto che andranno in prescrizione a metà settembre.
 
Ubaldo Vallini