I gardonesi Angelo e Caterina nel «Giardino dei Giusti»
di Erregi

Verrà inaugurato il prossimo 6 marzo, a Brescia, presso il Parco Tarello, il "Giardino dei Giusti", dedicato ai testimoni della memoria del bene. L'appuntamento è alle 11 e anche la Valle del Mella sarà protagonista dell'importante evento

 
Un giardino dedicato a quanti, pur di portare avanti una giusta causa, quella della solidarietà tra uomini e dell'amore reciproco, hanno rischiato la propria vita, pur sotto dittatura, per salvare l'altro: il "Giardino dei Giusti" inaugurerà il prossimo 6 marzo alle 11 presso il parco Tarello di Brescia.
 
Protagonisti della storia di giustizia e umanità saranno vari personaggi storici, uomini e donne normali ma al contempo straordinari, che hanno provato a invertire la rotta di totalitarisimi e regimi disumani con il proprio umile esempio e grazie ai loro principi.
 
Ed è con orgoglio e fierezza che la Valtrompia guarderà a quest'inaugurazione, in quanto due delle persone a cui il giardino verrà dedicato sono Angelo e Caterina Rizzini, mancati rispettivamente nell'80 e nel '78 e abitanti della frazione gardonese di Magno.
 
Avevamo già raccontato la loro storia, che insegnava quanto l'uomo possa rischiare e mettersi in pericolo per un suo simile, spiegava l'amore e la solidarietà che vanno oltre le leggi razziali e dimostrava che "homo homini lupus" è una teoria facilmente confutabile.
 
L'uomo non è sempre lupo per un suo simile: Angelo e Caterina hanno messo a repentaglio le proprie vite, relativamente sicure, per salvare Emma Viterbi e il figlio Paolo.
 
Ospitando i due nella loro casa, la coppia di Magno li salvò dal condividere la sorte toccata, invece, al figlio maggiore di Emma, Alberto, compagno di prigionia di Primo Levi ad Auschwitz insieme anche al padre Guido.