Perché ho ancora fame dopo aver mangiato?
di Gianpiero Rossi

Nel post di questa settimana lo psicoterapeuta Gianpiero Rossi va alla radice di quella fama insaziabile che spesso ci assale, identificata come "fame emotiva": sintomo che il bisogno del corpo non è più il cibo ma un'altra forma di arricchimento

 
“I Can’t Get No ... Sa-tis-fac-tion” C’è chi non si sente mai pienamente soddisfatto/a del suo pasto.
 
Se hai familiarità con questa esperienza e la spiacevole sensazione di non averne mai abbastanza, anche dopo aver mangiato un antipasto, un piatto, un contorno e un dolce, allora ti puoi preoccupare per il persistere di tali voglie e chiederti: "Perché sento ancora fame, anche dopo mangiato?"
 
La ragione per cui il sentimento di soddisfazione continua a sfuggirti, è perché il tuo corpo sta usando la fame insaziabile con un significato ben preciso: come grido disperato per la tua attenzione. Non è più fame vera ma fame emotiva”.
 
La tua fame senza fine è segnalata dal tuo corpo che ti chiede di guardarti dentro, fino a scoprire quello che stai veramente perdendo. Chiediti: Quello per cui ho veramente fame è... ? E ascolta la risposta sincera.
 
Se hai ancora fame dopo aver mangiato un pasto abbondante, le probabilità sono che quello che hai veramente bisogno non è più cibo, ma piuttosto un'altra forma di arricchimento per la tua vita che ti darà sensazioni di soddisfazione, piacere e vero "riempimento”.
 
Il corpo utilizza sensazioni come un modo per comunicare i suoi messaggi. La sensazione di fame insaziabile è esattamente questo: un allarme specificamente progettato per riportarti alla realtà di un’insoddisfazione di fondo.
 
Per il nostro corpo e la mente, il piacere non è un optional: è un requisito biologico di sopravvivenza. E' una necessità. E se stai trascurando quel bisogno, non stupirti se dopo aver mangiato un pasto completo, ti senti ancora completamente vuoto/a.
 
Se hai trascorso un giorno intero completando in modo spiacevole lavori e obblighi e non hai una migliore alternativa, c'è una probabilità elevata che anche il pasto più sano e delizioso non basti per riempire la tua vita, se credi che dovrà essere sempre così. Hai bisogno di qualcosa di più.
 
Posso quasi sentirti dire: "Ma la vera soddisfazione è probabilmente impossibile. Come faccio a soddisfare veramente me stesso/a e portarla nella mia vita quotidiana?  Sai quante responsabilità ho, anche sul mio piatto?”
 
Se ti sembra impossibile portare maggiore soddisfazione nella tua vita, cambia questa convinzione o dubbio. Non solo è fattibile ma anche doveroso per te e per i tuoi cari. Uno dei risultati è che la voglia di mangiare troppo semplicemente cade e la perdita di peso diventa un naturale risultato collaterale. Nei training di psicologia della nutrizione puoi imparare i passi per gestire la fame emotiva.
 
Chi cede passivamente a questo impulso non credendo di poterlo gestire rischia di sfociare nel Disturbo da Alimentazione Incontrollata (DAI). Come riconoscerlo?
 
In questo disturbo le abbuffate sono associate al senso di perdita di controllo sul cibo in associazione a tre dei seguenti sintomi:
 
- Mangiare più rapidamente del normale
- Mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni
- Mangiare grandi quantitativi di cibo anche se non ci si sente fisicamente affamati
- Mangiare da soli a causa dell'imbarazzo per quanto si sta mangiando
- Sentirsi disgustati verso se stessi, depressi, o molto in colpa dopo le abbuffate
 
Se queste abbuffate accadono per due giorni la settimana per un periodo di sei mesi si è in presenza del disturbo DAI. Il 20-30% dei soggetti che si rivolgono agli specialisti delle diete soffrono di questo disturbo.
 
E’ sorprendente come si insista nel cercare in questi casi una soluzione al sintomo (ingrassamento) e non sulla causa. Col risultato di perpetuare il problema e aggravarlo stressando ulteriormente il corpo e la mente che si ritroverà a ribellarsi ancora di più alle nuove privazioni.
 
 
Gianpiero Rossi
Psicoterapeuta presso Studio di Medicina Clinica
Lumezzane - tel. 030 82 64 09
Body Mind Center, Salò - tel. 0365 21 318
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