Anche un triumplino nel maxi traffico di coca e hashish
di Redazione

A un 37enne di Bovegno residente a Sarezzo è stato intimato l'obbligo di dimora dai Ros di Venezia, che lunedì hanno emesso altri 14 provvedimenti di custodia cautelare nel solco di un'indagine sul traffico internazionale di stupefacenti che ha forti legami con la 'ndrangheta

 
La Valtrompia come base operativa per lo stoccaggio della droga che giungeva in Nord Italia dalla Spagna sotto l’attenta regia della ‘ndrangheta.
 
Questo l’esito dell’indagine compiuta dalle forze dell’ordine con i Ros (Raggruppamento operativo sociale) di Venezia in pria fila, che hanno scoperto il giro gestito dalle varie cosche e identificato nel 33enne di Villa Carcina Giuseppe De Moro uno dei principali referenti dell’operazione.
 
L’uomo è in carcere per traffico di droga dall’estate 2011, quando venne arrestato dalla compagnia dei carabinieri di Gardone Val Trompia; soprattutto è figlio di Raffaele De Moro, che secondo gli inquirenti è il referente bresciano della faiglia Nirta-Strangio.
 
Al 33enne triumplino erano diretti due chili di cocaina e nel solco di quest’indagine i Ros di Venezia hanno eseguito lunedì 15 provvedimenti di custodia cautelare, individuando nel 53enne calabrese (residente nel trevigiano) Vincenzo Sorace il punto di riferimento di un traffico internazionale di cocaina e hashish tra Francia, Spagna e Italia.
 
Un collegamento con il narcotraffico guidato dal calabrese Salvatore Larosa, che forniva costanti forniture di droga dalla Costa Azzurra e he nel 2009 aveva consentito al gruppo dii Sorace di movimentare ben 300 chilomgrammi di hashish.
 
E tra i provvedimenti di custodia cautelare c’è anche un triumplino, un 37enne di Bovegno residente a Sarezzo (V.D.T. le iniziali del suo nome) al quale è stato intimato l’obbligo di dimora.