Il Gangnam Style nostrano del geniale «Cinilì»
di Fonte: Egidio Bonomi, "Giornale di Brescia", 5 gennaio 2013

Una parodia della nota canzone che da mesi impazza sul web e che l'abilità del cantautore saretino ha saputo far diventare un tormentone quanto l'originale, dando vita a un rapper in dialetto lumezzanese nel quale si parla di una gita di pensionati portati dalla "bechia blö"

 
«Nom a Han Bahcià», andiamo a San Sebastiano, ma attraverso il web. Il tormentone del rapper coreano Mark Jae-Sang (italianizzato potrebbe fare Marco Paesàn) col suo Gangnam Style (Stile Gnam-gnam, italianizzato) è stato piegato alla «lingua» (semi)lumezzanese da Piergiorgio Cinelli «Cinilì».
 
Un testo simpaticamente strampalato appiccicato al video su internet (visibile a fine articolo) del rapper in danza, con l’epa ballonzolante, la faccia ovipasqualizia e neri occhiali. Il video alimenta cascate di commenti, specie tra i giovani.
 
Il testo di Cinelli è lungo e qui si può darne solo un’idea. «Que al Pah del Caàl ghe la me htala l’è ’na regia / con el me hcèt no’n Pofe e ga fo a po’ la piogia / a mé mè piàh balàa ma i ma dit che go la bògia / mè piah féh béer la gregia... Non a Han Bahcià...Tööö hét alegher? Nom a Han Bahcià...».
 
Traduzione: «Qui al Passo del Cavallo c’è la mia stalla, è una reggia / con mio figlio vado in Poffe e ci faccio anche la pioggia / mi piace ballare ma mi han detto che ho la pancia / mi piace molto bere la grappa ... Andiamo a San Sebastiano... Ehi, sei allegro? Andiamo a San Sebastiano...».
 
Il rap si snoda poi su una gita di pensionati portati dalla «behcia blö», letteralmente «la bestia blù», bizzarra definizione della corriera d’una volta, immancabilmente blù. I pensionati titillati con balli, sauna e ... vendita di pentole.
 
Infine, la sfilata dei cognomi più noti: «Tööö, mé te cognohe, te het en Gnuti, ma certo, quel che ... el tò bubà / el ghe parlàa a la Ghidini, quela che dopo la ga hpudhàt el Pasotti / el niùt del Bonomi ... ma certo, arda que come he fa a balàà / gnogo,mia ihé a fa i halcc ... Nom a Han Banciàa...».
 
Il dialetto applicato a motivi celebri non è però una novità perché Luciano Bianchi, il Menestrello, ci ha provato con «Roma nun fa’ la stupida stasera», tramutata in «Lömedhane fa mia’l honàl htahera». «Hhonàl» è il sonaglio dei cavalli d’una volta.
 
Riferito alla persona, significa appunto stupido, uomo da poco, sbattuto come i campanellini del sonaglio. Il testo, con qualche modifica di più mani, allinea anche una scheggia di lirismo là dove gorgheggia «ciapa töte le htele, piö tremaröle che ghe / e ö hpihighì de lüna töta per mé" (scegli tutte le stelle più tremolanti che ci sono / e uno spizzico di luna tutta per me».Va beh, che fom?: nom  aHan Bahciàa.Cantando.
 
"Gangnam Style" di Mark Jae-Sang 

 
 
"Han Bahcià" di Piergiorgio Cinelli