Tares, la nuova tassa sui rifiuti
di Redazione

Dallo scorso 1° gennaio è entrato in vigore il tributo sui rifiuti e servizi indivisibili, che sarà pagabile in quattro rate (la prima ad aprile) secondo scansioni decise dai vari Comuni e con lo stesso metodo dell'Imu. La Tares sarà a carico però del residente e non del mero proprietario

 
A decorrere dal 1° gennaio 2013 è entrata in vigore in tutti i Comuni italiani la TARES, il nuovo tributo sui rifiuti e servizi indivisibili, introdotto dall’art. 14 del D.L. 201/2011 c.d. Salva-Italia.
 
Il nuovo tributo, secondo la norma, è distinto in due componenti: la prima è destinata alla copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento; la seconda è finalizzata alla copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei Comuni (l’illuminazione pubblica, la manutenzione stradale e del verde, i servizi cimiteriali).
 
Ai Comuni viene imposto che con la TARES ottengano la totale copertura dei costi di gestione dei rifiuti più un importo aggiuntivo pari a 0,3 €/mq per abitazioni e aziende, teoricamente per gli altri servizi.
 
La nuova TARES sarà pagabile in quattro rate, la prima delle quali è prevista non prima di aprile, secondo un calendario che dovranno decidere i Comuni. Per gli anni successivi, la TARES sarà pagata a gennaio, aprile, luglio e ottobre, ma anche in questo caso il calendario sarà definito a cura dei singoli Comuni.
 
Per il pagamento della TARES si seguiranno le modalità già in vigore per l’IMU e prevedono l’impiego del modello F24 o del bollettino postale F24. A differenza dell’IMU, però, la nuova TARES non ricadrà sulle spalle del mero proprietario dell’immobile, bensì su quelle del residente.