Forza di gravità
di Itu

La fine del mondo vista dalle donne, quelle che guardano il cielo e anche oggi trovano ispirazione ad attendere il prossiomo Natale

La fine del mondo è già passata, l’ultima luce dell’ultima stella della notte prima di una luminosa alba in Vallesabbia mi fa pensare su quell’accidente di questione che ricorda il tempo spazio nato millenni fa per arrivare a noi.
La luce di quella stella arriva da un eco lontanissima dove nella sua contemporaneità io non ero prevista.
 
Eppure oggi esisto.
Ogni giorno ci arriva tra capo e collo la fine del mondo, chi vede finire le risorse sa che è pura illusione la crepa improvvisa tra un prima e un dopo, penso a chi in questi giorni ha perso un familiare, un amico, la salute, il lavoro, la speranza.
Sono in tanti.
 
Guardo allora lo sguardo perso di una donna smagrita e succhiata dalla vita che mi porta un panettone di natale per conto dell’amministrazione del comune, guardo a quella mamma che in braccio tiene la figlia di sette mesi che con me ha fatto la spesa nel supermercato dove prima lavorava salutata festosamente dalle colleghe, guardo alle donne che armate di infinita pazienza hanno spazzato i ricordi e anche oggi puliscono la casa e preparano qualcosa, tanto la fine del mondo è già passata.
 
Le donne che ancora incollano i cocci, che fanno silenzio e ancora si occupano di ritrovare un profumo, una ricetta, un gioco per continuare la strada.
La luce di quella stella che arriva da lontano tutto questo lo sapeva già, ancora illumina nel passato, nel presente e nel futuro di questa umanità ed io posso guardare a lei con fiducia.